Perché l’accesso remoto? Collegarsi in remoto ed avere accesso via Web dal proprio computer a un altro era un tempo prerogativa dei camici bianchi degli help desk. «Prendo il controllo del suo computer» ti dicevano, e tu alzavi le braccia in segno di resa e osservavi un po’ sconcertato lo schermo animato da un fantasmino che apriva e chiudeva le cartelle del tuo sistema operativo.
In tempi più recenti i programmi per l’accesso remoto si sono moltiplicati e sono oggi largamente diffusi tra i comuni mortali (ancora non moltissimo, per la verità, in Italia). Ma che cosa me ne faccio del controllo remoto, direte voi? Se avete due computer e avete dimenticato il vostro lavoro su uno dei due potete collegarvi per recuperarlo. Ma è soprattutto rivoluzionario l’uso che se ne può fare lavorando in team sullo stesso progetto/prodotto. Abbinato al telefono, o meglio ancora a Skype, l’accesso remoto consente di tagliare con l’accetta tempi morti e spostamenti fisici in molte fasi del processo di produzione redazionale. Nell’insieme si riducono drasticamente anche lo spazio per equivoci ed errori nel dialogo a distanza tra redattore, autore e service editoriali.
I software di controllo remoto consentono di vedere in tempo reale che cosa c’è sul desk del vostro interlocutore, di suggerire correzioni e di vederne l’esecuzione immediata. È possibile, se necessario, intervenire direttamente nei file del vostro interlocutore, senza che voi abbiate i suoi programmi installati sul vostro computer. Questi programmi consentono inoltre il trasferimento diretto da computer a computer dei file su cui si è lavorato insieme.
Le nostre prove su strada
Abbiamo provato per voi tre di questi software, GoToMyPC, il più gettonato negli Stati Uniti, LogMeIn e TeamViewer, che sono i due software maggiormente assistiti in lingua italiana.
L'articolo continua da «Giornale della Libreria», 6 giugno, 2012
Le politiche commerciali delle software house
Le prestazioni di base dei tre programmi sono molto simili, e pertanto abbiamo usato la lente d’ingrandimento per capire la differenza nelle politiche commerciali delle tre software house.
La prima nota di soddisfazione è data dal fatto che per attivare il periodo di prova gratuito nessuno dei tre vi chiederà i dati della carta di credito, prassi assolutamente odiosa e largamente diffusa, che impone di annodarsi il fazzoletto per non trovarsi addebitati sul conto importi indesiderati alla scadenza del periodo di prova stesso e che comporta spesso ricerche affannose nei blog per impedire i successivi rinnovi automatici. Per il resto le politiche commerciali dei tre sono abbastanza diverse, e conviene analizzarle attentamente e scegliere in base alle proprie esigenze specifiche.
GoToMyPc applica fee di abbonamento annuali. Dopo la prova gratuita (30 giorni), il prezzo per un singolo utente - che può collegarsi a più di un computer- è di 79,00 euro all’anno. Una piccola azienda con un numero di utenti compreso tra due e cinquanta paga 158,00 euro all’anno. Le istruzioni per l’uso sono, per il momento, solo in inglese. Il supporto tecnico è anch’esso in inglese, via mail o via numero verde.
LogMeIn è disponibile gratuitamente con funzioni ridotte (LogMeIn Free) – per avere una panoramica dettagliata di confronto tra versione gratuita e versioni a pagamento si veda qui.- La versione a pagamento, LogMeIn Pro, costa 52,95 euro all’anno per un solo utente e un solo computer. Se si vogliono collegare cinque computer il fee è di 339,00 euro all’anno, se passiamo a 25 computer il fee è di 829,00 euro all’anno. Le versioni a pagamento sono leggermente più performanti per Windows che per Mac, dove non sono attivi servizi di diagnostica e reporting. Il supporto tecnico è dato con numero verde, con form da compilare e spedire via mail, e con un forum di community.
Team Viewer adotta la politica commerciale più aggressiva. E’ disponibile gratuitamente per uso personale / non aziendale. La distinzione è affidata alla buona fede dell’utente, a un robusto sistema di warnings che ti propone un esame di coscienza ogni volta che lo attivi, e richiede un piccolo supporto volontario di marketing («mi piace» su Facebook).
La versione a pagamento Business costa 499.00 euro per una postazione, da cui si possono avviare più sessioni di controllo remoto. La licenza è illimitata e include funzioni di meeting, di cui parleremo in un prossimo numero di questa rubrica. La versione Corporate costa 968,00 euro e copre un numero illimitato di postazioni per un periodo di tempo illimitato.
Il supporto tecnico anche qui è dato via ticketing o via numero verde, la documentazione di base in italiano è abbondante.
In conclusione le differenze commerciali sono consistenti ed è difficile dire in astratto quale sia la più vantaggiosa. Ma il confronto con il sistema analogico dei pony express e dei corrieri ci dice che un giro di bozze old style fra carta, trasporto e tempi morti è dannatamente più costoso, e che anche la micidiale trasmissione dei file via Ftp sembra ormai un ferrovecchi.