Lo aveva annunciato Paolo Maggioli all’inizio del 2022, ma oggi quel momento sembra più vicino: il Gruppo Maggioli punta alla quotazione sul mercato Euronext Growth Milan gestito da Borsa Italiana. L’approdo a Piazza Affari avverrà attraverso un collocamento istituzionale di azioni «riservato a investitori qualificati in Italia e nello spazio economico europeo e investitori istituzionali esteri al di fuori degli Stati Uniti d’America».
I titoli offerti saranno «rivenienti prevalentemente da un aumento di capitale e, in parte, posti in vendita da uno o più azionisti». La struttura finale dell’offerta è in via di definizione ma è previsto che riguardi il 35-40% del capitale della società post quotazione, mentre i proventi derivanti dall’aumento di capitale «saranno utilizzati per dotare la società di risorse finanziarie per crescere in Italia e nei mercati internazionali».
In base alle attese, la quotazione dovrebbe essere avviata entro l’inizio di luglio 2023, «compatibilmente con le condizioni di mercato e subordinatamente al completamento delle procedure richieste per l’ammissione alla quotazione».
Nata nel 1905 a Santarcangelo di Romagna (Rimini) la family company ha cominciato il suo percorso dedicandosi alla produzione dei banchi da scuola, per poi avvicinarsi all’editoria nel primo dopoguerra, con la produzione di registri e moduli per la Pubblica Amministrazione, e infine di software e servizi di digital transformation e di information & communication technologies.
Maggioli ha chiuso il 2022 con ricavi per 239,8 milioni di euro. Il gruppo è attivo in cinque Paesi distribuiti tra Europa e America Latina (Italia, Spagna, Belgio, Grecia e Colombia) con un network consolidato composto da 17 società controllate e da 2 società partecipate. Maggioli opera attraverso una settantina di sedi e uffici in Italia e all’estero, è tra i principali operatori per l’editoria professionale in Italia e il primo per personale impiegato.