Nel mutato paradigma dell’ecosistema editoriale – contratto dalla crisi, interessato dalla rivoluzione tecnologica, chiamato a nuove sfide dall’ampliamento dell’arena dei competitor del libro e dall’evoluzione del concetto stesso di libro – un adeguato aggiornamento su strumenti, pratiche, scenari del nostro settore diventa ancor più irrinunciabile per chi vi opera. Soprattutto quando si parla degli operatori – gli editori – più piccoli: da un lato avvantaggiati dall’avere strutture più leggere e agevoli, e quindi più elastiche al cambiamento. Dall’altro costantemente sfidati a «fare bene con poco», avvertendo maggiormente il peso di alcune asperità fisiologiche del nostro comparto.
Con quest’obiettivo, nell’ambito della sua consueta attività di formazione (
il calendario autunnale è stato recentemente condiviso) l’AIE ha deciso di dedicare un corso di due giorni –
7 e 8 ottobre, a Milano – ad alcuni temi paradigmatici del nostro settore:
quelli della promozione, della distribuzione e della logistica. Il corso,
tenuto da Lino Apone e coordinato da Paola Di Giampaolo, fa parte di un ciclo di incontri dedicati ai piccoli e medi editori che prevede ugualmente approfondimenti sui temi della comunicazione e dell’ufficio stampa, della contrattualistica editoriale e della gestione di dei diritti.
Il dettaglio dei temi trattati, l’informazione su date, orari e costi, possono essere consultati sul sito dell’AIE,
a questo link. A
Lino Apone, attualmente amministratore delegato di Raimondi & Campbell Associates e consulente per piccole case editrici, precedentemente direttore commerciale e marketing di Feltrinelli Editore, abbiamo chiesto
qualche anticipazione sui contenuti e la metodologia, alla luce dell'esperienza comprovata e sempre in divenire che il suo percorso professionale attuale e pregresso lo ha portato a sviluppare sul campo.
«Questi sono tempi di grande movimento, c’è sempre di più la necessità di dotarsi di strumenti che consentano di fare riflessioni complete, soprattutto nell’ottica di riformulare o aggiornare quei paradigmi sui quali tutti quanti ci siamo largamente formati. A partire dalla considerazione che alcuni tra i soggetti più importanti del mercato oggi erano realtà inesistenti fino a pochi anni fa».
Da qui l’esigenza di concepire un approccio che, lungi dall’esaurire i suoi effetti nei due giorni di corso, sostenga un percorso di crescita, per così dire, a rilascio graduale, che ciascun partecipante perseguirà dando conto alle sue peculiarità e alle sue esigenze. «Da una parte c’è la necessità di guardare al nuovo, di farsi delle idee, di integrare la novità del panorama attuale con gli strumenti oggi disponibili. Dall’altra c’è l’evidenza che questi temi hanno un risvolto molto pratico, molto concreto. E con praticità e concretezza vanno affrontati. Questo, da un punto di vista metodologico, si traduce nel fatto che il corso affianca a un apparato teorico e di dati una parte operativa preponderante, con introduzione di problemi e domande reali per le quali trovare risposte altrettanto reali e orientate alla soluzione».
Se durante il primo giorno saranno i grandi temi cari all’impresa editoriale a essere affrontati e calati nella specificità delle realtà medio-piccole e degli specifici partecipanti – dalla mission commerciale al posizionamento, dalla distribuzione alla logistica, dalla partecipazione a fiere ed eventi al contesto normativo di riferimento – durante la seconda giornata di corso ci si addentrerà nella routine della casa editrice: dalla costruzione della cedola novità alle promozioni, dall’analisi delle prenotazioni e delle vendite alla definizione delle tirature e delle azioni di marketing.
«Naturalmente, tanto più si entra nella pratica tanto più le esigenze e i quesiti dei singoli emergono e si differenziano. Quindi la complessità, relativa, che ci siamo trovati ad affrontare progettando questo e gli altri corsi è stata quella di trovare delle costanti, i comuni denominatori tra le esigenze dei partecipanti, che potessero fare da traccia pratica nell’individuazione dei nodi da affrontare e auspicabilmente da sciogliere in questi due giorni. Entreremo nel dettaglio di cosa deve essere fatto, come, dove e da chi. L’obiettivo è quello di dare delle risposte, andando sempre nel merito della specificità, delle esigenze, della storia di ciascuno».
Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi sono responsabile del contenuto editoriale del Giornale della Libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.
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