Un network per il dialogo cofinanziato dalla Commissione Europea nell'ambito del programma Europa Creativa. Il telaio sul quale intessere relazioni tra le fiere aderenti. Una piattaforma – fisica e digitale – per fare squadra
tra le risorse umane e professionali che cooperano all’editoria globale. Un’infrastruttura di raccordo tra i temi nazionali e internazionali, di messa in comune di problemi e soluzioni. Un’occasione per fissare nelle reciproche agende appuntamenti nei quali esprimere – ma soprattutto strutturare e sistematizzare – il confronto. Un’opportunità per
lavorare alla definizione condivisa di un metodo di confronto. Per fare del confronto uno strumento pratico, operativo, concreto d’azione.
ALDUS è tutto questo.
Anche quest’anno
Più libri più liberi – che aderisce al network europeo e ne ospita molti appuntamenti italiani – ci offre l’occasione per tracciare un quadro del lavoro fatto, dei nuclei tematici individuati ed esplorati e delle
proiezioni programmatiche sul futuro. Di ALDUS stessa e
più in generale del nostro settore. Non è un caso, d’altronde, che nell’edizione che certifica la sua maggiore età Più libri più liberi festeggi scegliendo come tema l’Europa. Una traccia di dialogo e operativa, ma anche il segnale concreto dell’azione e della prospettiva –
fuori e dentro la fiera – di ALDUS.
Negli ultimi anni, i passi mossi in tal senso dalla manifestazione romana sono stati significativi. Uno tra tutti la nascita, nel 2018, proprio in collaborazione con ALDUS, di
un vero e proprio Rights Centre, a raccogliere ed espandere l’eredità dei tredici anni precedenti nei quali il confronto tra editori espositori e operatori stranieri era stato affidato a un più circoscritto programma di incoming. Ma anche il rafforzamento
dell’area (il Business Centre) e della programmazione dedicate al pubblico squisitamente business, sempre cooperate dal network. E, come parte di questa direttrice, gli appuntamenti pensati per un raccordo di filiera.
Un percorso partito dalle istanze espresse dal Gruppo dei Piccoli editori di AIE, passato per il necessario confronto con decine di operatori di settore (distributori, buyer di catena, reti di promozione, librai indipendenti) e arrivato alla definizione di un piano di lavoro avviato proprio a Più libri 2018, e portato avanti nel corso del 2019. Sul tema, il dialogo in fiera continua il 5 dicembre, alle 14.30.
Anche quest’anno la programmazione ALDUS a Più libri più liberi è ricca. E apre – non poteva essere altrimenti, vista la coincidenza tematica tra fiera e network – sull’Europa, con il convegno internazionale Il ruolo degli editori nella costruzione dell’identità europea (4 dicembre, 14.30) in cui editori italiani e stranieri dialogano sulla funzione sociale dell’editoria nell’ecosistema sempre più nettamente determinato dalle azioni e dalle posizioni di forza dei player statunitensi.
Il 6 dicembre è dedicato all’internazionalizzazione con Dalla vendita di diritti, alle coedizioni, alle fiere internazionali. I tanti volti dell’export che emergono dai dati 2019 dell’indagine dell’Ufficio studi dell’AIE (10.30) e con il focus sugli scambi dei diritti per le serie tv (11.30). Due incontri sono inoltre riservati al mercato francese e alle politiche per il libro di Francia e Germania (5 e 6 dicembre, rispettivamente alle 10.30 e 14.30), in vista dell’Italia Ospite d’onore alle fiere di Parigi, nel 2021, e Francoforte, nel 2023.
Se la dimensione sovranazionale rappresenta il DNA del network, altro imprescindibile campo d’azione di ALDUS è quello dell’innovazione – non esclusivamente tecnologia – tematizzata nei contenuti e nei formati rispetto al settore editoriale. In linea con quest’obiettivo, novità di Più libri 2019 è l’Area Book Influencer, che declina il tema della visibilità del libro nell’ottica dei nuovi linguaggi, strumenti, formati e protagonisti della comunicazione abilitati dai social media. Il 6 dicembre lo spazio ospita gli speed date tra editori e book blogger, e l’evento è stato preceduto da un webinar preparatorio sulle competenze strategiche di cui deve disporre chi lavora in casa editrice e vuole confrontarsi con questo mondo.
Da un lato, insomma, un contenuto innovativo che diventa oggetto di una trasmissione di conoscenza: dalla fiera agli editori espositori. Dall’altro, la concezione di un format – a sua volta innovativo – da mettere a disposizione tra le fiere del network. Un format che potrà essere reinterpretato, usato, adattato altrove, diventando nuovamente veicolo di conoscenza: tra un’altra fiera ALDUS, il suo pubblico e i suoi editori espositori. E sull’aspetto della messa in comune di best practice, modelli ed esperienze gli appuntamenti ALDUS alle fiere di Riga e Vilnius sono stati sicuramente tra i più significativi dell’anno che sta per concludersi.
Tornando a Più libri 2019, book influencer e nuove forme di promozione sono anche al centro degli incontri Dal book blogger all’influencer: i nuovi soggetti della comunicazione e i servizi che offrono (5 dicembre, 18.30) e Se dico marketing a cosa pensi? (4 dicembre, 16.30). Mentre l’innovazione più propriamente tecnologica è la dominante degli appuntamenti riservati ad audiolibri e podcast (il 4 dicembre alle 18.30 e il 6 dicembre alle 16.30), all’intelligenza artificiale (7 dicembre, 10.30), alla crossmedialità nell’editoria per ragazzi (7 dicembre, 11.30) e all’accessibilità delle pubblicazioni a persone con disabilità visiva (6 dicembre, 15.30).
Quell’innovazione tecnologica, vale la pena ricordarlo, che anima il palinsesto della programmazione ALDUS ben oltre Più libri più liberi. Basti pensare al seminario internazionale sull’intelligenza artificiale in editoria che si è tenuto in AIE il 7 novembre, per i soli soci, offrendo loro la possibilità di un confronto con Christoph Bläsi, professore di editoria presso l’Istituto di Studi editoriali alla Johannes Gutenberg University Mainz e da anni impegnato prima nell’ambito dell’editoria digitale e poi dell’intelligenza artificiale.
Nel quadro, peraltro, di un interesse sempre più globale per questi temi. Dall'esperienza di
CONTENTshift –
connettore tra comparto editoriale e start up tecnologiche, che nell’integrazione con l’AI individua un’importante strada evolutiva del settore – a
THE ART + Innovation Summit, il formato interattivo fortemente orientato al networking e al lavoro in gruppo organizzato dalla Fiera di Francoforte nell’ambito di ALDUS. Dopo gli appuntamenti del 2017 e del 2019 e la redazione dell’
European manifesto on supporting innovation for cultural & creative sectors, dove sono confluiti i lavori del Summit, a ottobre i 14 partner europei – tra cui AIE – si sono incontrati per l’Innovation Day confrontandosi sulle sfide comuni che attendono le industrie dei contenuti editoriali, musicali e audiovisivi.
L’approccio orientato allo scambio, al confronto, alla soluzione comune da cercare in ambito internazionale e trans-settoriale non si esaurisce negli appuntamenti «fisici» che articolano il calendario del network. È anzi amplificato (e reso continuo nel tempo) dalla
community online di ALDUS –
http://www.aldusnet.eu/community/ – lo strumento grazie a cui editori, traduttori, agenti letterari, responsabili dei diritti e altri operatori del settore di tutta Europa possono pubblicare il proprio profilo professionale, aggiungere tag per descrivere le proprie competenze e interagire con gli altri utenti utilizzando i propri account sui social network. Uno strumento, ancora una volta, per mettere a sistema il confronto e capitalizzare i suoi risultati in
un’ottica sempre più cooperativa e globale. Europea.
Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi coordino il Giornale della libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.
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