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Distributori

La fine delle sanzioni riapre il mercato editoriale in Iran

di Camilla Pelizzoli notizia del 18 gennaio 2016

È notizia di questi giorni che le sanzioni stabilite dall’Onu e dall’Unione europea (oltre a quelle secondarie degli Usa) per contrastare le politiche iraniane riguardanti il nucleare sono state ritirate, dopo il raggiunto accordo tra le parti. Un cambiamento di chiara importanza non solo sul piano diplomatico, ma anche su quello economico: il Presidente Rouhani ha affermato che si punta a una «mutazione economica» per crescere dell’8% e per questo saranno fondamentali i futuri investimenti stranieri.
La notizia è particolarmente positiva non solo per settori come quello petrolchimico o delle infrastrutture, ma anche per i media e per l’editoria: con il ritiro delle sanzioni, infatti, le banche iraniane potranno riconnettersi con SWIFT, fornitore globale per quanto riguarda i messaggi finanziari. La sigla sta per Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication (ovvero Società per le Telecomunicazioni Finanziarie Interbancarie Mondiali) e ha dato nome allo standard utilizzato per il trasferimento sicuro di denaro a livello internazionale.
Per quanto riguarda l’editoria questa azione, già preannunciata dal Presidente della Camera di commercio iraniana Mohsen Jalalpour, permetterà agli editori persiani di vendere i propri libri all’estero, cosa prima impossibile dato che, con l’avvio delle sanzioni, SWIFT aveva sospeso i servizi per molte banche iraniane, lasciandole di fatto al di fuori dei circuiti bancari globali. Il mercato iraniano era, stando ai dati Unesco del 2010 (gli ultimi disponibili), uno dei più attivi: i libri pubblicati all’anno erano 65 mila, e il Paese risultava quindi nono a livello globale per produzione libraria. Non stupirebbe, dunque, vederlo riattivarsi anche in questa direzione.
Inoltre, questa apertura dei mercati può interessare anche alcuni dei grandi player internazionali, sempre in cerca di nuovi territori interessanti: chissà che realtà come Amazon e i suoi concorrenti non comincino presto a sondare il terreno per l’e-commerce e gli e-book in farsi.
Si può anche sperare che lo sviluppo del mercato editoriale, e il conseguente aumento della circolazione di libri, possa anche aiutare l’Iran in questo delicato periodo di passaggio e dare rinnovato vigore alle discussioni sulla libertà e sui diritti dei suoi cittadini.

L'autore: Camilla Pelizzoli

Laureata in Lettere moderne (con indirizzo critico-editoriale), ho frequentato il Master in editoria. Mi interessa la «vita segreta» che precede la pubblicazione di un libro – di carta o digitale – e mi incuriosiscono le nuove forme di narrazione, le dinamiche delle nicchie editoriali e il mondo dei blog (in particolare quelli letterari).

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