La distribuzione libraria ha subito negli ultimi anni numerosi cambiamenti. Dalla nascita del print on demand agli assestamenti dei punti vendita (con il digitale che cresce, le librerie che tengono il colpo e la grande distribuzione che perde punti), sono molti i temi su cui si è aggiornata ed è cambiata. Una delle realtà che più si è sviluppata in questi frangenti è quella del grossista, che ha saputo porsi come alternativa alla distribuzione tradizionale, intrecciando rapporti con librerie (o con gruppi di librerie, che hanno scoperto nella realtà associativa un modo per rafforzare la propria posizione proprio nei confronti di distributori e grossisti).
Ma qual è esattamente il ruolo del grossista all’interno dell’ecosistema editoriale? Quali servizi fornisce e quali no? In che modo la conoscenza dei grossisti attivi nella propria zona permette al libraio di cambiare la propria attività?
A tutte queste domande hanno provato a rispondere Marco Mattioli (Fastbook), Chiara Sandrini (Centro Libri Brescia) e Marina Ricciardi (CLEIO), moderati da Alberto Galla (ALI), dando voce tanto al punto di vista dei fornitori, i grossisti, quanto dei loro principali clienti, i librai.
«Il grossista, per il mercato editoriale, è un facilitatore», per usare le parole di Marco Mattioli, uno snodo che snellisce i rapporti. Nell’era di internet, la maggior facilità con la quale il consumatore ha accesso alle informazioni che lo interessano ha provocato una inversione di ruolo per il grossista: non è più il grossista che manda (push) alla libreria il prodotto che ritiene vendibile ma è la libreria stessa che prende (pull) dal grossista i prodotti che il mercato conosce e richiede. «Gestiamo 200 editori con giacenza media di 168 mila titoli; e gestiamo decine di migliaia di titoli di cui forniamo una copia l’anno» ha spiegato Mattioli «e per avere questa disponibilità e flessibilità ci siamo allenati per anni, perché il cliente dev’essere il più libero possibile della sua scelta. Così noi siamo passati dal 25% al 16% di resa: e vogliamo continuare a migliorare sia per noi, sia perché così aiutiamo a migliorare anche il mercato».
Diventa quindi fondamentale il ruolo del grossista nell’ attività di co-marketing con l’editore: con produttività, efficacia ed efficienza, ma anche flessibilità e versatilità.
Anche il circuito CLEIO, coordinato da Marina Ricciardi, è molto attivo nei propri rapporti con gli editori: facendo rete tra punti vendita, per ottenere migliori condizioni di mercato e riuscire a organizzare eventi e dare vita a stimoli culturali nuovi (secondo il motto «Indipendenti sempre, isolati mai»), si pone anche come possibile punto di collegamento tra editori e grossisti, creando una vera propria «rete di conoscenza», per usare le parole della stessa Ricciardi. «Cerchiamo di creare una dimensione di presenza per l’editore, trainando attraverso eventi, laboratori e letture tutto il catalogo» ha aggiunto; «così riusciamo anche a riportare agli editori il sapere che nasce all’interno delle librerie».
Il concetto di tramite, di ponte, è molto sentito anche da Centro Libri, realtà con quarant’anni di vita che è passata da una dimensione provinciale a una nazionale (e non solo): anche per questo hanno dato vita a Goodbook, un portale dove le librerie indipendenti possono trovare una vetrina e clienti online. I servizi online, d’altronde, sono uno dei punti su cui un grossista dovrebbe puntare: «Un cliente informatizzato e dotato del gestionale giusto è un cliente migliore» ha riassunto Chiara Sandrini «tanto per sé, quanto per noi».
Ma il punto rimane sempre e solo uno: fornire i titoli, dando la possibilità di scelta più ampia possibile, e farlo velocemente. Per usare di nuovo le parole di Chiara Sandrini, «riuscire a procurare al libraio anche il libro più sconosciuto e improbabile è un servizio fondamentale».
Laureata in Lettere moderne (con indirizzo critico-editoriale), ho frequentato il Master in editoria. Mi interessa la «vita segreta» che precede la pubblicazione di un libro – di carta o digitale – e mi incuriosiscono le nuove forme di narrazione, le dinamiche delle nicchie editoriali e il mondo dei blog (in particolare quelli letterari).
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