La
stampa periodica attraversa – ormai da qualche anno – un momento caratterizzato da forti cambiamenti. Dai completi restyling alle nuove strategie di marketing, dalle riflessioni sulla pubblicità alla riorganizzazione delle redazioni delle edizioni cartacee e on line, il
ripensamento dei quotidiani è passato essenzialmente attraverso una maggiore attenzione ai media digitali e al tentativo di trasportare l’anima «classica» del giornale dalla carta allo schermo, a volte in maniera definitiva (tant’è che non sono mancati i giornali che hanno abbandonato l’edicola per il web).
Però c’è anche chi segue il binario in direzione opposta, e decide di provare ad
affidarsi al cartaceo senza aprire una controparte digitale, come il quotidiano britannico «
the New Day» (del gruppo Trinity Mirror) che, contrariamente alle tendenze in atto,
non avrà un sito internet tradizionale in cui saranno riportate le notizie, ma una semplice
pagina con le informazioni di contatto; il che non vuole dire che non avrà una presenza attiva on line, anzi, ma semplicemente che si limiterà ai social network. Sono stati creati dei profili
Facebook e
Twitter, che verranno utilizzati non soltanto per portare avanti un dialogo coi lettori, ma
anche per dare nuova luce alle opinioni di chi legge il giornale: i commenti più interessanti degli utenti, infatti, verranno riportati sul quotidiano del giorno successivo. Si crea quindi un contatto diretto tra la redazione e i commentatori, un approccio «moderno, aperto»
secondo le parole di Zoe Harris, direttore marketing per Trinity Mirror.
Anche
il progetto grafico ricorderà il newsfeed dei social, con notizie brevi e immediate e un placement pubblicitario in parte ispirato alle Facebook ads, che quindi occuperà alcune colonne laterali, più alcune zone «fisse» (otto,
secondo 360com, divise tra pagine piene, mezze pagine e box) ben delineate e distinte dagli articoli.
L’obbiettivo, secondo i comunicati stampa e la campagna pubblicitaria (lanciata su svariati media e costata 5 milioni di sterline), è quello di
presentare le notizie con «un approccio positivo e ottimistico», e una visione «politicamente neutrale». L’
idea è quella di
attrarre la fascia di persone tra i 35 e i 55 anni che hanno smesso di comprare quotidiani e desiderano un approccio più moderno e, per l’appunto, nuovo nel riferire le news; per dirla con le parole di Allison Philips, redattore, «Ci sono molte persone che al momento non comprano giornali, non perché non amino più il quotidiano come formato, ma perché quello che è disponibile al momento in edicola non viene incontro ai loro bisogni». Bisogni che, chiaramente, «the New Day» conta di comprendere e soddisfare.
Il quotidiano verrà
distribuito gratuitamente il giorno del lancio – ovvero oggi 29 febbraio – per poi essere venduto a 25 pence per le prime due settimane e infine stabilizzarsi a 50 pence.
Laureata in Lettere moderne (con indirizzo critico-editoriale), ho frequentato il Master in editoria. Mi interessa la «vita segreta» che precede la pubblicazione di un libro – di carta o digitale – e mi incuriosiscono le nuove forme di narrazione, le dinamiche delle nicchie editoriali e il mondo dei blog (in particolare quelli letterari).
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