Il
Pew Research Center, specializzato in ricerche e approfondimenti legati in particolare agli ambiti sociali, ha da poco reso pubblici i risultati dell’
ultima indagine (dopo quella dello
scorso anno) legata alla percezione che gli statunitensi hanno del loro servizio bibliotecario. I risultati parlano di un Paese in cui, benché solo il
44% degli intervistati abbia risposto di aver
frequentato la biblioteca negli ultimi 12 mesi (più un
31% che ha affermato di aver
navigato sul sito internet della biblioteca), questi servizi continuano a essere considerati
fondamentali per imparare, aggiornarsi e in generale avere sostegno in ambito educativo, sia per sé che – in caso – per i propri figli (non è un caso che gran parte del 44% citato sia composto da genitori e ragazzi in età scolastica).

Il
76% degli adulti intervistati, infatti, ha confermato di essere soddisfatto del servizio offerto dalla biblioteca «di quartiere», e di questi il
37% afferma che
le necessità educative della comunità sono sostenute «molto bene»: questo anche grazie all’impegno dei poli bibliotecari, che in tutto il paese stanno cercando di implementare e inserire i proprio servizi e programmi all’interno del sistema scolastico locale, sia attraverso la collaborazione diretta con le scuole, sia attraverso servizi che mettono a disposizione gli strumenti per proseguire la propria istruzione individualmente. Tant’è che un incredibile
97% del campione intervistato che ha risposto di aver frequentato la biblioteca (nella sede fisica o attraverso i portali on line) nei 12 mesi precedenti ha detto di ritrovarsi nella definizione di
«lifelong learners», «studente a vita», sia che si studi per piacere personale, sia che l’obbiettivo finale sia un avanzamento lavorativo.
Tuttavia, nonostante l’evidente interesse degli utenti nei confronti dell’apprendimento e del miglioramento personale,
sono in molti a non conoscere alcuni dei servizi che più potrebbero essergli utili in questo campo: il
22% afferma di non sapere se la propria biblioteca abbia o meno un servizio di prestito per gli –ebook, il
38% non sa se fornisca o meno risorse per trovare lavoro, il
47% ignora la possibilità di poter seguire i corsi per ottenere il diploma e il
49% non sa che in alcune biblioteche è possibile ottenere dei certificati a conferma delle competenze acquisite attraverso gli strumenti forniti dalla biblioteca stessa.
C’è ancora molta strada da fare, dunque, perché l’ottimo servizio offerto dalle strutture americane venga pienamente sfruttato dagli utenti; e, in generale,
non devono mancare le iniziative di avvicinamento alla biblioteca, che tanto già fa per il tessuto sociale e
che potrebbe fare ancora di più se aumentassero le percentuali di coinvolgimento della popolazione.


Laureata in Lettere moderne (con indirizzo critico-editoriale), ho frequentato il Master in editoria. Mi interessa la «vita segreta» che precede la pubblicazione di un libro – di carta o digitale – e mi incuriosiscono le nuove forme di narrazione, le dinamiche delle nicchie editoriali e il mondo dei blog (in particolare quelli letterari).
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