Si è tenuta il 3 maggio, negli spazi del Teatro Franco Parenti di Milano, la tappa lombarda del programma di iniziative avviate da ALES e dal Ministero dei Beni Culturali per la sensibilizzazione e la formazione riguardo dell’Art Bonus, la misura agevolativa che permette a chi dona a favore di interventi per la cultura e lo spettacolo di godere di un regime fiscale agevolato (sotto forma di credito d’imposta pari al 65% della donazione). Un modo per essere veri e propri mecenati a sostegno del patrimonio italiano, una «chiamata alle arti» – così è stato giocosamente chiamato l’incontro – cui hanno già risposto più di duemila donatori, tra imprese e privati cittadini, e che attraverso un sito ben organizzato e l’annullamento quasi totale dei passaggi burocratici rende semplici e pressoché immediata la possibilità di contribuire.

Gli interventi che si possono sostenere sono di tre tipologie:
A - Interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici;
B - Sostegno a istituti e luoghi della cultura pubblici, fondazioni lirico sinfoniche, teatri di tradizione
C - Realizzazione, restauro e potenziamento di strutture di enti e istituzioni pubbliche dello spettacolo-
Nella categoria B rientrano anche le biblioteche: al momento i sistemi bibliotecari e le singole realtà presenti sul portale sono circa sessanta (di cui un terzo è costituito da biblioteche piemontesi) e i progetti per cui si richiede un finanziamento sono molto vari. Dal semplice sostegno generico alle attività ai fondi necessari per l’implementazione del patrimonio librario, dalla creazione di una «biblioteca diffusa» all’acquisto di un bibliobus, fino alle attività di promozione della lettura (come «Nati per leggere»), le possibilità sono molte e varie e nella maggior parte dei casi hanno necessità economicamente piuttosto contenute, perlomeno rispetto agli altri beni culturali presenti sul sito.

Le attività di promozione della lettura, in particolare, sono progetti di grande attualità e che interessano la legislazione riguardante l’Art Bonus anche per un altro motivo: è attualmente in discussione la proposta di legge Giordano-Zampa (incentrata sulle norme per la promozione della lettura nell'infanzia e nell'adolescenza) nel cui testo si parla della possibilità di avvalersi dell’Art Bonus anche per finanziare le attività di promozione della lettura, indipendentemente che siano organizzate o meno da una biblioteca. Ovviamente la problematica principale di un ampliamento di questo tipo è che andrebbe ad accogliere anche soggetti privati, e non più pubblici; ma tenendo conto del fatto che la promozione della lettura è promozione della cultura, e che la cultura è un bene pubblico, si potrebbe dire che molti dei progetti che nel corso degli anni si sono spesi per la promozione del libro non sarebbero poi così estranei ai beni che l'Art Bonus vuole aiutare.
In attesa di scoprire come evolverà il percorso della proposta di legge, chiunque voglia donare (dai lettori alle case editrici) può decidere di partecipare attivamente donando a una delle biblioteche già elencate, o consigliando alla propria biblioteca di fare richiesta per essere inserita tra gli enti beneficiari, e diventare un «mecenate del libro».

L'autore: Camilla Pelizzoli

Laureata in Lettere moderne (con indirizzo critico-editoriale), ho frequentato il Master in editoria. Mi interessa la «vita segreta» che precede la pubblicazione di un libro – di carta o digitale – e mi incuriosiscono le nuove forme di narrazione, le dinamiche delle nicchie editoriali e il mondo dei blog (in particolare quelli letterari).

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