Con le radici nel futuro
L’ultima volta fu trentacinque anni fa, con il Muro di Berlino ancora in piedi; la prossima tra un anno esatto, a ottobre 2024. Come sarà l’Italia che il commissario straordinario Mauro Mazza porterà tra dodici mesi alla Buchmesse come Paese Ospite d’onore? Come inciderà sull’immaginario che il nostro Paese produce nel mondo? Come, più concretamente, rimodulerà i volumi di compravendita dei diritti di edizione tra la nostra editoria e quelle europee? E come si svolgerà l’anno che divide questa Fiera del libro di Francoforte e la prossima? Come ci prepareremo a quest’evento come Paese, come comparto imprenditoriale e come associazione d’imprese?
Librocentrica e polifonica, colta e pop, musicale, vivace, artistica, fiduciosa e «molto sorridente» auspica Mazza guardando al traguardo dei prossimi dodici mesi. Sullo scenario di un mercato nazionale del libro che – nonostante nuove congiunture e tradizionali asperità – sembra assestarsi, pure nel 2023, su una volumetria più solida.
I grandi temi aperti? La lettura, anche nell’ottica del «sostegno alla domanda» e dei bonus che – dall’Italia all’Europa – possono servire a stimolare i consumi culturali del pubblico più giovane. La sostenibilità ambientale, argomento indifferibile per il nostro settore, affrontato in questo numero dall’angolo visuale dell’impronta ambientale: indicatore per parametrare e valutare gli obiettivi, per scegliere materiali e fornitori, ma anche per presentarsi a un lettore sempre più consapevole. Naturalmente l’internazionalizzazione, considerata anche la circostanza di realizzazione e distribuzione di questo numero: la principale fiera europea del libro con un forte orientamento professionale. Scopriremo che a mandare i nostri libri all’estero non sono solo gli accordi di compravendita dei diritti di edizione e traduzione, ma anche quelle imprese editoriali che oltre i confini nazionali cercano di espandersi con succursali, marchi e progetti collaterali. Non solo nell’ambito della narrativa e della saggistica di consumo.
Al cuore del numero un inserto in inglese, realizzato in collaborazione con la Buchmesse e destinato al pubblico internazionale, con l’intervista a due voci – quelle di Juergen Boos e Mauro Mazza – sulla fiera di quest’anno e del prossimo, e una panoramica sul mercato italiano del libro nel 2022 e nei primi sei mesi del 2023.
Nelle due pagine conclusive, Piergaetano Marchetti racconta BookCity Milano nell’approssimarsi della dodicesima edizione, la prima di cui il Giornale della Libreria sarà media partner. Il festival diffuso, emerso dalla cartografia di Milano, con lei si è evoluto e al contempo l’ha trasformata. E adesso? Quali sono le sfide della città del libro nella città che quotidianamente si confronta con il rischio dell’esclusione sociale?
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