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Mercato

Women in translation. In inglese, meno tradotte dei colleghi maschi

di Denise Nobili notizia del 5 settembre 2017

Il blog dell’Università di Rochester, Three Percent, ha pubblicato alcuni dati relativi alla traduzione, nei Paesi anglofoni, dei titoli di narrativa scritti da donne. Il blog nasce proprio per evidenziare la situazione critica della traduzione di libri in lingua straniera nei Paesi anglofoni, dove ammonterebbero a un 3% dell’intera produzione editoriale. In occasione del mese dedicato alla Women Translation, il blog universitario ha così condiviso gli ultimi dati aggiornati sulla traduzione nel 2016, confrontandoli con quelli degli anni precedenti, per fare il punto sulla situazione.
In dieci anni sono stati tradotti 3.351 libri di autori uomini stranieri e soltanto 1.147 di autrici donne: meno di un terzo sul totale delle traduzioni. Un gap presente da sempre e forse rispondente al tentativo degli editori di «rischiare di meno», secondo un pregiudizio che vedrebbe le scrittrici donne meno amate dai lettori.

Nello scorso anno, soltanto un terzo dei libri tradotti in lingua inglese è stato scritto da donne (il 33,8%), confermando la tendenza degli editori nell’acquisire i diritti di titoli di scrittori uomini (63,8%), considerati più vendibili. Se i dati per il 2016 confermano una disparità da sempre presente, vanno visti anche in una prospettiva di lunga durata. Guardando agli ultimi dieci anni, infatti, il 2016 risulta uno degli anni migliori per le traduzioni femminili, tanto da mostrare una crescita del 40% rispetto ad almeno cinque degli anni passati.

La traduzione di libri scritti da donne, insomma, cresce costantemente e sembrerebbe destinata soltanto a migliorare, soprattutto guardando ai numeri per ora parziali dell’anno in corso. Siamo ben lontani dal 2008, il peggiore degli ultimi dieci anni da questo punto di vista, che aveva visto un’egemonia di libri tradotti di scrittori uomini: ben il 74,1%, contro il 23,4% delle scrittrici donne.

Una crescita forse anche dovuta al peso sempre maggiore acquisito da alcune autrici di lingua non inglese, che sono riuscite a conquistarsi un posto fisso negli scaffali dei Paesi anglofoni: si pensi a Isabel Allende o all’enorme successo internazionale di Elena Ferrante.

Risultati positivi si scorgono guardando, invece, a chi traduce i libri, ambito in cui sembra raggiunta una parità professionale: nell’anno in corso 248 libri stranieri sono stati tradotti da donne e 249 da uomini.

L'autore: Denise Nobili

Laureata in Filologia, mi sono poi specializzata e ho lavorato in comunicazione, approdando infine al Master in Editoria della Fondazione Mondadori. Oggi mi occupo di editoria digitale e accessibilità in Fondazione LIA, e collaboro col Giornale della libreria. Sono interessata a tutto ciò che è comunicazione della cultura, nuovi media, e mi affascinano gli aspetti più pop e innovativi del mondo del libro.

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