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Mercato

Svezia: il mercato del libro è ancora guidato da e-commerce e servizi in abbonamento

di Rachele Marziolo notizia del 19 marzo 2024

Dopo un 2022 segnato dalla prima battuta d’arresto dopo otto anni di crescita costante (-2,4% a valore rispetto al 2021), il mercato editoriale svedese sembra aver imboccato la ripresa nel 2023 da poco concluso.

Questo quanto dichiarato congiuntamente dall’associazione degli editori e dall’associazione dei librai svedesi nel loro rapporto annuale, pubblicato a fine febbraio. Si parla, nello specifico, di un incremento del +0,2% a valore, rispetto al 2022, per un valore totale di poco inferiore a 5 miliardi di corone svedesi (pari a poco più di 445 milioni di euro).
Per quanto riguarda l’andamento a volume, invece, occorre tenere sempre presente il fattore che rende il mercato svedese un unicum a livello europeo: l’elevata importanza che i servizi in abbonamento di audiolibri e di e-book detengono nel panorama editoriale. Basti pensare che i libri a stampa, nel 2023, hanno totalizzato 22,7 milioni di copie vendute (un decremento del -7,1% rispetto al 2022), mentre i servizi in abbonamento hanno raggiunto 44,5 milioni di stream di contenuti editoriali (-1,7% rispetto al 2022).
La spiegazione dietro questi andamenti a segni opposti è, in realtà, piuttosto semplice: nel mercato svedese sono stati venduti meno libri a un prezzo più alto. Se, infatti, si considera l’andamento del mercato al netto dell’inflazione, si registra una perdita del -7,7% a valore rispetto al 2022, segno evidente che il ritorno a una situazione pre-pandemica è un obiettivo sempre più difficile da raggiungere.

Guardando nel dettaglio ai canali di vendita, si conferma la tendenza all’ulteriore crescita della quota dei servizi di abbonamento digitale. Se già nel 2020 questi ultimi avevano fatto sì che i libri digitali superassero quelli cartacei in termini di «copie» vendute (omologando, in modo improprio, il singolo stream di un titolo, in formato audio o e-book, alla vendita di una copia cartacea), nel 2023 la quota di mercato dei servizi in abbonamento digitale è cresciuta ulteriormente ed è ora pari al 31,7% del valore dell'intero mercato – seconda solo all’e-commerce, che detiene il primato con il 42% di quota – e al 66,1% in termini di numero di copie e numero di stream.

Per quel che riguarda gli altri canali di vendita, la situazione è decisamente diversa: tralasciando gli andamenti del numero di copie vendute, solo le librerie fisiche – recuperando il terreno perso nell’immediato post-pandemia  mostrano un andamento positivo con circa 1,1 miliardi di corone di venduto, che corrispondono a 99,2 milioni di euro (+2,4% sul 2022), mentre il valore dell’e-commerce decresce in loro favore.

L'autore: Rachele Marziolo

Ho conseguito la laurea magistrale in Economia per l’arte, cultura, media e intrattenimento all’Università Bocconi di Milano. Possiedo una grande passione per i libri e svolgo attualmente la mia attività presso l’Ufficio studi dell’Associazione Italiana Editori, dove mi occupo dell’elaborazione di analisi afferenti al mercato editoriale.

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