La piattaforma di audiostreaming made in Stoccolma, proprietà del gruppo Bonnier, ha realizzato nell’anno da poco concluso un fatturato totale di 1,122 miliardi di corone svedesi (poco più di 100 milioni di euro), rispetto agli 877 milioni del 2022 (circa 80 milioni di euro). Più del 70% delle entrate, ha dichiarato l'amministratore delegato Niclas Sandin, provengono dai mercati internazionali.
Da qualche anno, infatti, BookBeat ha cominciato ad espandersi verso gli altri Paesi, arrivando nel 2022 anche in Italia con un’offerta subscription basata su soglie diversificate di ascolto. La proiezione internazionale ha incrementato la quota degli utenti paganti della piattaforma, che secondo Sandin sono al momento 915 mila, di cui 200 mila guadagnati nel corso dell’ultimo anno.
Da un punto di vista anagrafico, l’utenza più numerosa su BookBeat è quella di età compresa tra i 25 e i 34 anni. Su base annuale, ciascun utente ha destinato in media 1.500 corone svedesi al servizio: circa 134 euro. «Di queste entrate – sottolinea Sandin – la maggior parte è tornata a editori e autori». Dal lancio della piattaforma nel 2016 fino alla fine del 2023 BookBeat ha remunerato gli editori in Svezia e all'estero per un totale di circa 240 milioni di euro.
«Per il 2024 l’obiettivo è crescere di un ulteriore 20%» ha dichiarato Sandin, aggiungendo che «in mercati consolidati come Svezia, Germania e Finlandia – dove più di 300 mila dei 5,5 milioni di abitanti utilizzano già BookBeat – vediamo ancora grandi potenzialità di crescita e di attrazione del pubblico ancora nuovo agli audiolibri». Grande attenzione anche per i mercati in crescita, in particolare Norvegia, Paesi Bassi e Polonia.