Come l’anno scorso, il distributore di libri elettronici
Bookwire si appresta a pubblicare
Evolución y tendencias digitales en Latinoamérica, un rapporto che si propone di analizzare le trasformazioni del comparto digitale ispanofono – soprattutto in relazione alla distribuzione – a partire dalle rilevazioni effettuate su
150 editori indipendenti latinoamericani e spagnoli presenti sulla piattaforma.
Benché il documento completo verrà pubblicato solo tra qualche mese, Bookwire ha diffuso delle interessanti anticipazioni di carattere generale, che aiutano sia a comprendere le peculiarità dell’editoria di lingua spagnola, sia a capire le evoluzioni del mercato dei contenuti digitali.
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Nonostante Amazon, Kobo e Apple continuino a rappresentare i canali principali ai quali si rivolgono i lettori e nonostante l’acquisto «unico» costituisca la modalità di vendita più frequente, nell’ultimo anno manifestano segnali di crescita tanto le vendite di e-book verso enti bibliotecari quanto gli abbonamenti a piattaforme e servizi di subscription. Parliamo, per entrambe le modalità di vendita, di quote che coprono il 5% del mercato globale, a fronte di un 90% monopolizzato dalle vendite unitarie.
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Gli editori indipendenti manifestano una maggiore tendenza alla multicanalità. Mentre i grandi gruppi generano la maggior parte dei loro introiti «digitali» su Amazon (60-70%), le case editrici indipendenti registrano buone performance anche su altre piattaforme e-commerce, e se è vero che Amazon – con il suo 40-45% – rappresenta un canale importante, poco dopo troviamo Apple (38-42%) e a seguire realtà meno penetranti come Casa del Libro, Gandhi, Kobo o FNAC.
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Il 55% degli editori indipendenti spagnoli distribuiti digitalmente da Bookwire vende fuori dalla Spagna: in America Latina (37%), negli Stati Uniti (9%), negli altri Paesi europei (8%), nel resto del mondo (1%).
- Si amplia, in generale, la distribuzione dell’editoria digitale latinoamericana: il 45% delle vendite si realizza nella stessa America Latina, il restante 55% su mercati esteri. Stati Uniti in testa (41%) seguiti da Spagna (8%), altri Paesi europei (4%) e resto del mondo (2%).
- Il Messico è leader nella vendita di contenuti digitali pubblicati dagli editori latinoamericani indipendenti, coprendo il 18% del 45% delle vendite interne.
- Mentre i grandi gruppi editoriali attribuiscono prezzi generalmente più alti ai loro e-book (nonostante questa strategia stia manifestando, forse, segnali di cedimento), gli editori indipendenti tendono maggiormente ad avvicinarsi al prezzo che i lettori sono disposti a pagare.
- Il 65% degli e-book venduti attraverso la piattaforma si muove in una fascia di prezzo che va dai 99 centesimi ai 6,99 euro. Il 32%, invece, appartiene all’intervallo 6,99-9,99 euro. Il prezzo medio di un e-book pubblicato da un editore indipendente è di 5,56 euro per il mercato spagnolo. Cifra che sale a 6,11 euro per il mercato latinoamericano e a 6,16 euro per quello statunitense.
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I generi più venduti, sempre considerando l’editoria digitale indipendente, sono la fiction, i romanzi rosa ed erotici (sia per la Spagna che per l’America Latina). Negli Stati Uniti, invece, l’interesse maggiore è rivolto a biografie e autobiografie.
Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi coordino il Giornale della libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.
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