Quasi la metà (48,8%) del valore stimato delle pubblicazioni digitali dipende dagli audiolibri, mentre gli e-book rappresentano l’11,4% del totale. Se si confrontano gli incrementi percentuali rispetto all’anno precedente, c’è sì un +83% per gli e-book, ma c’è soprattutto un +102% per gli audiolibri: sintetizzando, la crescita straordinaria (stimata) del mercato finlandese è trascinata dagli audiolibri.
C’è un ultimo aspetto che deve essere considerato. La fetta degli audiolibri è composta prevalentemente (88%) dalla stima dei profitti generati da Storytel, BookBeat e Nextory – piattaforma di cui abbiamo già avuto modo di parlare – e altre compagnie simili. In altre parole, il 15,5% dell’intera crescita stimata dell’editoria finlandese nel 2020 dipende esclusivamente dalle cessioni a piattaforme di servizi in abbonamento.
Si ripropone così il tema della misurazione degli utili generati dagli audiolibri. Riuscirà la loro crescita a sostenere da sola l’aumento del digitale nel suo complesso, e a recuperare le quote del cartaceo perse negli ultimi anni? In molti sono disposti a crederlo. Soprattutto Storytel, che nel settembre 2019 ha acquistato la terza casa editrice finlandese per dimensioni, Gummerus.
Dottorato in filosofia a Firenze, Master in editoria di Unimi, Aie e Fondazione Mondadori. Attualmente lavoro presso l'Ufficio studi Aie. Mi interessano i dati della filiera editoriale e le loro possibili interpretazioni.
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