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Librerie

Mondadori, presentato il piano per il rilancio delle librerie

di L. Biava notizia del 15 luglio 2014

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La crescita dell’e-commerce da un lato e la rinnovata importanza degli spazi fisici come luoghi esperienziali dall’altro, sono le due forze che stanno modificando la forma e, in alcuni casi, la natura stessa delle librerie italiane.
Impegnate in una trasformazione che le sta portando sempre più verso nuove forme di libreria, vuoi attraverso nuove relazioni tra il mondo fisico e quello digitale (pensiamo alle Ibs.it), vuoi con una crescente integrazione di food e libri (è il caso per esempio delle Red di Feltrinelli) o, ancora, per il peso sempre crescente che le merceologie alternative (il cosiddetto non-book) stanno andando a rivestire tra gondole e scaffali, il terreno dove si misura lo scarto maggiore rispetto alla formula della librerie a libero servizio nata negli anni ’60 è sempre più quello delle librerie di catena.
Se Mondadori – che al momento, tra multicenter, edicolè, club, negozi di proprietà e franchinsing, conta su una rete di circa 600 punti vendita per oltre 260 milioni di euro di scontrinato globale nel 2013 (225 milioni di euro netti) – fino ad oggi si è tenuta un po’ in disparte, i vertici del gruppo editoriale di Segrate hanno annunciato in questi giorni un piano per il rilancio in grande stile per le loro librerie.
La strategia del gruppo di Segrate agirà lungo quattro direttrici: potenziare la rete dei negozi che punta ad arrivare a mille in tre-quattro anni; innovare la formula commerciale con un rebranding delle insegne e investimenti in direzione della multicanalità e della digitalizzazione (indiscrezioni parlano di un nuovo format che sarà lanciato ad aprile 2015); ottimizzare i costi e, ultima ma non meno importante, aumentare la fidelizzazione del cliente sia investendo sulla qualità del servizio offerto dai librai della catena che grazie alla progettazione di ambienti più belli e ricchi di servizi.
Per quanto riguarda il potenziamento dei punti vendita, il piano è ambizioso e prevede di concludere l’anno con 42 nuove aperture. Per il momento è già stata aperta lo scorso maggio una libreria diretta nel centro commerciale «Nave de Vero» di Marghera, cui si aggiungono due nuove librerie in franchising all’interno dell’«Area14» di Castelvetrano e di Parma.
A guidare il rilancio, come dicevamo, ci sarà anche il rebranding – realizzato dall’agenzia Ammiro Y2K – dei quattro format Mondadori per semplificare e allo stesso tempo rendere più leggibile l’offerta del Gruppo. Nasceranno così a partire da metà luglio, i Mondadori Megastore (gli attuali multicenter), i Mondadori Bookstore (le attuali librerie) e i Mondadori Point (le attuali edicolè). A supportare la campagna ci sarà anche un nuovo pay-off: «un mondo di cultura e emozioni» ideato per rispondere al meglio alla nuova immagine contemporanea ed esperienziale degli store Mondadori.
La comunicazione è infatti molto importante per l’azienda che a fine 2013 ha lanciato anche una campagna televisiva che proseguirà per tutto il 2014 (a settembre partirà una gara creativa per i nuovi spot di fine anno) focalizzandosi su rilancio del brand, supporto ai prodotti e ai titoli novità, iniziative speciali e Natale.

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