Bocche aperte per la sorpresa Oltreoceno per l’annuncio della collaborazione tra Microsoft e Barnes&Noble.
Le aziende hanno formato una joint venture per creare una consociata, per ora nominata Newco, che controllerà il settore e-book e testi per il college della B&N (un mercato sempre più caldo dopo il lancio dell'iBook Author di Apple).
Microsoft ha versato 300 milioni di dollari ed è azionista di minoranza della nuova società, garantendosi il 17,6% della proprietà. Il restante 82,4% è nelle mani di B&N, che ha visto saltare il prezzo delle proprie azioni di 10,46 dollari (+76%), arrivando a quota 24,09 dollari.
L'ipotesi di uno spin-off delle attività digitali per la compagnia editoriale di cui avevamo parlato a gennaio (quando B&N aveva chiuso i propri bilanci in un preoccupante rosso) si fa così più concreto. Con i fondi apportati da Microsoft, le attività digitali di B&N vengono stimate in circa 1,7 miliardi di dollari, vale a dire il doppio del valore di tutto il gruppo, che non supera gli 800 milioni.
Non è però la prima volta che Microsoft tenta di entrare nel mercato editoriale. Già nel 2000, in largo anticipo sui tempi (e prima dell'arrivo degli smartphone e dei tablet), presentava alla prima edizione dei Frankfurt e-book awards un Microsoft Reader dotato di tecnologia clear type che permetteva la lettura di libri elettronici su dispositivo e pc e un formato, e uno standard, l'Open e-book (Oeb), che poi si sarebbe evoluto in ePub. Ma i tempi evidentemente non erano maturi. Nel 2005 l'azienda di Redmond ci riprova con l'Mns book search, una versione legale del progetto di digitalizzazione di Google, che ottenne subito un ottimo successo tra le biblioteche e le istituzioni ma che ancora una volta ebbe vita breve, anche a causa delle stime troppo ottimistiche rispetto ai costi delle digitalizzazioni.
Il terzo tentativo però potrebbe essere quello giusto. In un mercato dove gli e-book sono una realtà consolidata e in crescita, Microsoft ha tutto l'interesse a colmare la distanza che la separa dei propri competitor (Google in primis ma anche Apple, Kobo e Sony) e così B&N. La mossa può considerarsi un ulteriore passo avanti di B&N in quella che ormai ha assunto i contorni di una vera e propria «guerra di posizione» contro Amazon il cui primato è difficilmente scalfibile dai singoli: grazie al milionario accordo, l’applicazione Nook (reader di B&N) verrà portata su tutti i tablet e pc Windows 8 a partire dall’autunno, mettendo le basi per la creazione di un ecosistema che aiuterebbe B&N ad espandersi a livello internazionale.
L'allenza infine anche la parola fine ad una serie di diatribe legali che avevano contrapposto negli scorsi mesi la compagnia di Redmond e B&N. Il colosso fondato da Bill Gates aveva infatti portato in tribunale il distributore editoriale per presunte violazioni di alcuni brevetti dovute all'uso della piattaforma Android sviluppata da Google.