
In occasione dell’ultimo Salone del libro di Torino Laura Donnini, amministratore delegato Rcs Libri, aveva annunciato che molto presto le librerie Rizzoli di Milano e New York sarebbero state rinnovate e riaperte.
Se le trattative per la filiale americana sono ancora in corso (
si sa solo che riaprirà in una sede differente ma sempre a Manhattan), la
Rizzoli di Milano ha deciso di rompere gli indugi e
riaprire,
in forma temporary, i battenti.
La nuova sede provvisoria della libreria è stata infatti inaugurata ieri
in via San Pietro all’Orto, all’angolo con via Verri, e sarà attiva fino alla riapertura della storica sede in Galleria.
«Non ci sono ancora date certe, ma probabilmente
per la metà di ottobre i lavori nella sede principale dovrebbero essere terminati. Abbiamo scelto di adottare questa formula per non rischiare di abbandonare il territorio per troppo tempo e anche per venire incontro alle richieste della nostra clientela che, quando abbiamo chiuso all’inizio di luglio, ci ha manifestato il desiderio di una pronta riapertura» spiega
Massimo Taulli, direttore della libreria.
Gli spazi sono molto più piccoli rispetto a quelli della sede storica e l’assortimento (7 mila referenze circa) è una selezione del meglio di quanto poteva offrire la libreria della Galleria.
Di certo
la formula del temporary shop nel mondo dei libri pare essersi guadagnata un posto al sole: poche settimane fa si è infatti conclusa la prima esperienza di
Bao Publishing, una delle più interessanti case editrici milanesi specializzate in fumetti e graphic novel, che tra maggio e giugno ha aperto una vera propria boutique (con tanto di portfolio review su appuntamento) dove oltre alle ultime novità sono state ospitate performance e incontri con gli autori, mentre si ricorderà che iniziative analoghe sono state portate avanti qualche tempo fa anche da
Isbn, sempre a Milano, e da
Tunuè a Roma.
Più raro che la formula «pop up» investa direttamente le librerie ma un precedente c’è anche in questo caso. Ci riferiamo, sempre nella città della Madonnina, alla
libreria 121 di Corraini,
vera e propria apri pista per le librerie a tempo (anche grazie alla grande esperienza del libraio Fabio Castelli) , che nei piani originali della casa editrice mantovana avrebbe dovuto rimanere aperta solo 121 giorni e che poi ha messo radici nel quartiere del design dove tutt’ora è in attività.
Ma cosa possiamo aspettarci dal restyling della Rizzoli della Galleria? «Non posso ancora rivelare nulla, ma nelle prossime settimane diffonderemo alcuni dettagli sul nuovo progetto, di certo posso dire che sarà un
unicum e che la libreria di New York, che stiamo altresì riprogettando, manterrà una propria specificità che poco o nulla avrà a che fare con la sorella milanese».