Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina
Librerie

Le librerie indipendenti canadesi stanno bene

di Alessandra Rotondo notizia del 16 settembre 2019

Una ricerca condotta da BookNet Canada afferma che il 65% delle librerie indipendenti del Paese ha visto crescere il fatturato proveniente dalla vendita di libri nuovi tra il 2017 e il 2018. Il 28% riferisce di aver assistito anche a un incremento della vendita dei reminder e un ulteriore 20% segnala una crescita per il libro usato.

Sono i dati più d’impatto presentati in What's in store: the state of independent bookselling, il report che raccoglie gli esiti del sondaggio rivolto a 63 librerie canadesi per un totale di 80 punti vendita. I negozi esaminati sono librerie indipendenti con un solo punto vendita o parte di piccole catene regionali, o ancora negozi non propriamente (o esclusivamente) definibili come librerie la cui superficie risulta però in larga parte dedicata all’esposizione e alla vendita dei libri. Sono stati invece esclusi i negozi di proprietà delle catene maggiori, a estensione nazionale, o delle sigle editoriali.

Le novità generano in media il 37% del fatturato delle librerie indipendenti, mentre i titoli di catalogo si fermano al 30%. Il report evidenzia, inoltre, che le vendite imputabili al non book – una delle più frequenti strade verso la diversificazione dell’offerta percorsa dalle librerie indipendenti – coprono all’incirca il 16% delle entrate.

Quando alle libraie e ai librai è stato poi chiesto di misurare l’efficacia degli sforzi e delle risorse rivolti all’organizzazione di attività promozionali – presentazioni librarie in primis – quasi 9 su 10 hanno valutato positivamente il ritorno sull’investimento.

Va sottolineato che il campione su cui è stato condotto il sondaggio è un po’ esiguo e che per distribuzione geografica (il 43% degli intervistati si trova in Ontario, il 35% nella Columbia Britannica; più del 50% ha una libreria in una città di dimensioni medio-grandi) tende a dare essenzialmente conto della visione dei rivenditori di libri in lingua inglese delle zone urbane e tendenzialmente più ricche del Canada.

Indipendentemente dalle possibili distorsioni provenienti dalla composizione del campione, i segnali restano comunque positivi, pur nella complessità del mutato panorama di vendita e di acquisto del libro. Per il Canada, d’altronde, la tenuta e addirittura la crescita delle librerie indipendenti non sono una novità, quanto piuttosto una tendenza che si osserva ormai da qualche anno. E questo nonostante un calo del pubblico dei lettori che sempre BookNet Canada ha quantificato in una perdita percentuale di 10 punti negli ultimi cinque anni.    

L'autore: Alessandra Rotondo

Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi coordino il Giornale della libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.

Guarda tutti gli articoli scritti da Alessandra Rotondo

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.