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Librerie

La Regina accusa Amazon: il fisco inglese sulle tracce del colosso con base Lussemburgo

di L. Gatti notizia del 5 aprile 2012

Da quando Amazon ha trasferito in Lussemburgo il suo quartier generale erano scoppiate le polemiche nel mondo editoriale e non solo. Sembrava chiaro a tutti che la mossa era stata attuata per godere delle condizioni d’Iva agevolata sugli e-book. Tuttavia le acque si erano più o meno calmate, almeno fino ad oggi, quando Amazon.co.uk pare essere stato indagato dal fisco inglese per non aver pagato le tasse sui tre miliardi di sterline tra libri, e-book e altri articoli venduti nel 2011.
La notizia non è ancora stata confermata dal fisco britannico ma l’eventuale inchiesta non sarebbe che una delle tante che già pesano sul Amazon, sempre per la stessa motivazione (fiscale). Accertamenti a questo proposito sono in corso da parte delle autorità di Stati Uniti, Cina, Germania, Francia, Giappone e perfino in Lussemburgo.
Per quanto riguarda il caso attuale il paradosso è molto semplice: nonostante circa un quarto del mercato totale dei libri venduti nel Regno Unito sia ricondotto ad Amazon, dal 2006 la proprietà dell’azienda è passata dall’Inghilterra al Lussemburgo.
Ad oggi la sede lussemburghese di Amazon Eu (134 dipendenti contro i 2.265 di Amazon Uk), attraverso i vari siti internet, serve ben 27 paesi europei. Dunque il ramo britannico del colosso fondato da Jeff Bezos non sarebbe altro che un’impresa per la consegna dei vari prodotti mentre tutti i ricavi sarebbero incassati dalla casa madre europea, con sede in Lussemburgo.

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