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Librerie

Il 27 luglio ha riaperto il Rizzoli Bookstore: un simbolo dell’italianità a New York

di A. Lolli, C. Pelizzoli notizia del 4 agosto 2015

La nuova libreria Rizzoli New York ha riaperto i battenti il 27 luglio scorso nel quartiere NoMad, al 1133 di Broadway all’incrocio con la 26° strada: la nuova sede occupa il piano terra – circa 500 metri quadri – del St. James Building, progettato dall’architetto Bruce Price nel 1896. L’edificio si distingue per la particolare facciata, un’elegante combinazione di elementi in pietra, mattoni, terracotta, ferro e rame in stile Beaux-Arts, impreziosita da una vetrina in cristallo lunga più di dieci metri, creata per mettere in mostra al meglio gli spazi interni: questi, progettati da una firma molto conosciuta del design newyorkese – Ike Kligerman Barkley Architects – sono frutto di una felice unione tra i dettagli «Gilded Age» della struttura storica e pezzi di design contemporaneo.
Oltre a questi elementi di novità, comunque, si sono voluti tenere e inserire nel nuovo bookstore molti degli arredi del negozio precedente, che si apriva sulla 57esima strada: in particolare si sono conservati gli scaffali delle librerie in legno di ciliegio e i lampadari in ottone. Non manca anche un deciso richiamo all’Italia, alla sua «grande bellezza» e alla sua cultura, ben presente nel design interno grazie alle tappezzerie che decorano le parti più elevate degli ambienti (dalla cima degli scaffali fino al soffitto), ideate appositamente per la libreria dalla Fornasetti di Milano e prodotte da Cole&Son. 

           

«La libreria di New York è un pezzo di DNA della Rizzoli, un luogo che richiama l’italianità, a partire dalle scelte effettuate negli arredi e negli elementi decorativi – racconta Laura Donnini – ed è un punto d’incontro della cultura americana con quella europea. Il nuovo bookstore sarà anche un luogo di appuntamenti, come molte scene di alcuni film americani hanno raccontato nella sede precedente: non solo lanci e presentazioni di libri, ma anche mostre temporanee, eventi culturali e veri e propri happening. Per più di 50 anni la precedente libreria aveva attirato clienti da tutto il mondo, offrendo loro volumi di alta qualità di arte, design, moda, ma anche di letteratura e saggistica. Crediamo di aver trovato la posizione perfetta per la nostra nuova flagship americana e non vediamo l’ora di rientrare in questa che è una delle più vivaci comunità di lettori del Nord America e quindi forse del mondo intero».

       

L’ampio assortimento disponibile nella precedente libreria verrà mantenuto anche nella nuova sede: in totale, infatti, saranno disponibili circa 30 mila titoli, con una forte preponderanza di libri illustrati, da sempre un punto di forza dello store.
«Rizzoli is back», dunque, come ha detto la stessa Donnini ai giornali americani: non resta che osservare gli sviluppi di questo ritorno, cui verrà dato ampio risalto nel numero di ottobre del GdL.

 

 

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