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Librerie

Google, nuovi canali di vendita fisici cercasi

di L. Biava notizia del 19 febbraio 2013

Google è pronto ad aprire entro l’estate una catena di store negli Stati Uniti su modello di quelli di Apple o Microsoft (speriamo meglio di quest’ultimo!).
Avere un appoggio nel mondo fisico è sempre più una necessità per le compagnie della new economy: da Amazon (i cui rumors sull’apertura di un punto fisico negli States non ha ancora trovato conferma ma che si sono concretizzati in esperienze internazionali legate pop-up store) fino a Microsoft (che ha aperto una novantina di negozi monomarca strategicamente posizionati in prossimità di altrettanti Apple Store) e eBay (che ha inaugurato il primo negozio a Londra).
Le ragioni principali sono in fondo due: l’accesa concorrenza, che non permette di concedere vantaggi competitivi a nessuno, e la sempre maggiore insofferenza verso le policy applicate dai rivenditori su spazi e posizionamenti espositivi nei loro store. A queste ovviamente si sommano le esigenze dei clienti che, circondati da offerte per prodotti che spesso non riescono neppure a comprendere fino in fondo, hanno sempre più bisogno di far seguire al contatto on line l’esperienza reale del prodotto.
Google ha avuto tutto il tempo di analizzare i suoi competitor per ricavare il meglio dalle varie esperienze commerciali. Secondo quanto riportato da alcuni blog americani che si rifanno a «fonti attendibili», la compagnia intende così offrire ai suoi clienti la possibilità di testare in anteprima i propri prodotti, come gli smartphone Android o i tablet Nexus.
In realtà il gigante di Palo Alto aveva già aperto alcuni punti vendita in un centinaio di catene Best Buys negli USA e in una cinquantina di Pc World e Dixon's in Gran Bretagna dove è già possibile conoscere le caratteristiche e funzionalità del Chromebook. Con i nuovi store però si punterà a raggiungere una nuova esperienza di acquisto per i consumatori, cercando di replicare l’intuizione di Jobs e dei suoi store. Come ha recentemente dichiarato Tim Cook, Ceo di Apple «gli Apple store non sono stati solo dei negozi, ma il volto della società: non penso che l’iPad avrebbe avuto un tale successo senza i nostri store, ognuno dei quali lo scorso anno ci ha portato in media oltre 50 milioni di fatturato».

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