La Buchhaus Stern-Verlag, la più grande libreria indipendente tedesca, con sede a Düsseldorf e una superficie di oltre 5 mila metri quadrati, terminerà la propria attività il 31 marzo 2016.
La libreria era diventata, nei suoi 115 anni di storia, una vera e propria istituzione per la città e la sua chiusura comporterà la perdita di 113 posti di lavoro. Klaus Janssen, l’ottantenne proprietario, ha cercato fino all’ultimo di evitare la cessazione dell’attività ma si è dovuto arrendere all’inasprirsi dei problemi finanziari che hanno portato la Ster-Verlag in una situazione di grave difficoltà economica
«È come aver perso casa mia», ha dichiarato Janssen poco dopo aver comunicato la sua decisione. La libreria era stata infatti fondata da suo nonno nel 1900 ed era sempre rimasta di proprietà della famiglia, passando di generazione in generazione.
Le possibili cause che hanno portato a questa crisi sono molteplici. La concorrenza sia delle librerie on line che di quelle di catena, per esempio, ha sicuramente contribuito al peggioramento delle sue condizioni. Pochi anni fa infatti due delle più grandi catene di librerie tedesche, Thalia e Mayersche, hanno aperto un esercizio a Düsseldorf, proprio nelle vicinanze della libreria. Ma si possono riscontrare anche motivazioni legate alla struttura stessa della libreria, come i costi di gestione troppo alti a causa delle notevoli dimensioni e l'e-commerce che non è mai riuscito a decollare.
La Stern-Verlag purtroppo non è da sola: soltanto nel Nord Reno-Westfalia, il land che ha per capoluogo Düsseldorf, sono ben 88 le librerie che hanno chiuso i battenti tra il 2012 e il 2014.
Secondo quanto affermato dall’Associazione degli editori e dei librai tedeschi, la tendenza attuale in Germania è quella di ridurre le dimensioni medie delle librerie, in modo da avere minori costi di magazzino e di gestione e preservare così la propria competitività.
L’e-commerce, rispetto ai canali di vendita tradizionali, rappresenta ancora una ridotta percentuale del fatturato totale. Secondo quanto riportato nel Rapporto sullo stato dell’editoria 2015, infatti, le librerie fisiche in Germania mantengono una performance migliore rispetto agli store on line, che registrano addirittura un calo del 3,1% nel market share.

Per riuscire a vincere la concorrenza delle grandi catene e del web, le librerie indipendenti devono riuscire a garantirsi una sufficiente visibilità, scegliendo in modo molto accurato la propria offerta, così da differenziarsi dagli altri esercizi. E soprattutto fare alleanza, come è già avvenuto nel caso della piattaforma di e-commerce Genialokal – di cui abbiamo parlato nel numero di novembre del «GdL» – che è formata da 650 librerie tedesche e che è nata con l’obiettivo di indicare ai potenziali clienti le librerie nelle quali è possibile trovare il titolo cercato, lasciando però a loro la scelta del negozio nel quale effettuare l’acquisto.

L'autore: Antonio Lolli

Redattore scientifico iscritto all'ordine degli ingegneri della provincia di Modena. Dopo la laurea in Ingegneria e l’esperienza di ricerca in ambito accademico svolta presso l’Università di Bologna, ho frequentato il master in editoria dell'Università Cattolica di Milano e ho lavorato diversi anni alla redazione del Giornale della libreria. Seguo il mondo editoriale nelle sue diverse sfaccettature, con particolare interesse per il confronto tra le realtà dei diversi Paesi del mondo e per le ultime novità dal punto di vista produttivo e tecnologico.

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