Qualche settimana fa parlavamo della triste vicenda che ha visto rispuntare il fantasma della censura dei libri destinati ai più piccoli in Francia. Oggi riprendiamo la notizia per riportare la reazione, ironica e allo stesso tempo intelligente, di alcuni librai ed editori francesi.
Come si ricorderà pietra dello scandalo era stato l'albo illustrato Tous à poil! (Tutti nudi!), un libro per bambini nel quale gli adulti sono disegnati svestiti nella loro quotidianità. Un esponente della destra francese Jean-François Copé, rappresentante del partito conservatore Unione per un Movimento Popolare (UMP), si era detto stupito che un tale albo potesse trovare spazio nelle biblioteche francesi e ne aveva caldeggiato l'immediata rimozione.
In risposta alla polemica, cui era seguita la notizia che alcuni collettivi di esponenti dell’estrema destra francese si stavano sistemeticamente recando nelle biblioteche di pubblica lettura allo scopo di stilare liste di titoli «immorali» da rimuovere quanto prima dagli scaffali, quattordici fra librai ed editori della regione del Nord-Pas-de-Calais si sono fatti ritrarre senza veli in una foto ironica, finendo sulle pagine di tutti i giornali.
La motivazione? Semplice: i libri servono ad ampliare i propri orizzonti assumendo punti di vista diversi rispetto alla quotidianità, censurarli significa limitare volontariamente il proprio sguardo e la propria comprensione della realtà. Un motivo più che valido per spogliarsi perchè, proprio come in fondo vuole insegnare l'albo Tous à poil!, sotto i vestiti siamo tutti uguali e non dobbiamo vergognarcene.