
Il tema della
formazione in libreria è sicuramente uno dei più caldi del momento: la vendita degli e-book e dei reader in libreria, l’affermarsi di lettori sempre più iperspecializzati grazie al Web o al contrario estremamente refrattari ad entrare nei punti vendita fisici, le difficoltà economiche e la possibilità di aprirsi al mondo social, sono solo alcune delle sfide che si trova di fronte chi ha intrapreso (o medita di intraprendere) questa professione.
La conclusione della XXI edizione del
Seminario di perfezionamento della Scuola per Librai Mauri con la
premiazione di delle sorelle Manfrotto di Bassano del Grappa, proprietarie della storica e bellissima (vedere per credere)
Libreria Palazzo Roberti, riporta alla ribalta la voglia e la necessità di innovare che anima e ha animato i tanti librai che negli anni sono passati nelle stanze della Fondazione Cini ma che, in senso lato, sta attraversando tutto il settore.
La stessa grande distribuzione organizzata, un tempo «non luogo» per eccellenza per il libro, sta cercando di crescere nella propria offerta e nella stessa proposta perché «il servizio e la competenza del personale sono sempre al centro delle aspettative dei clienti». Non è un caso che a pronunciare queste parole sia
Maurizio Novena, buyer per una delle catene di Gdo che più si stanno distinguendo per l’
attenzione riservata alla formazione dei propri addetti libri. Stiamo parlando di
Auchan che ci ha raccontato perché la catena ha scelto di investire nel reparto libri.
Come nasce l’interesse di Auchan per il settore libro?
Maurizio Novena (Buyer Libreria Auchan). Auchan ha da sempre proposto un reparto libri all’interno dei proprio ipermercati, con risultati molto importanti fin dal 1989, anno di apertura del primo ipermercato a Torino. Per tutti gli anni Novanta il reparto è stato però gestito in maniera poco specializzata, con
gestione a fascia prezzo e delega delle attività principali a società terza (rack jobbing). A partire dalla fine degli anni Novanta si è sentita forte la necessità di cominciare a «leggere» in maniera più dettagliata i dati di vendita e la composizione degli assortimenti, passando,
per primi in Gdo Italia ad una gestione a titolo prima parziale e poi praticamente totale se si escludono le grandi promozioni di prezzo. Quattro anni fa è stato poi sviluppato un progetto ancora più specifico, prendendo spunto da quello analogo sviluppato con successo da Auchan France negli anni precedenti. La comunicazione, il layout, i servizi, l’assortimento, il personale; tutto è stato rivisto nell’ottica di una
trasformazione da «reparto libri» in «Libreria Auchan». Difficile fare confronti con il mercato d’Oltralpe; il libro è prodotto sempre presente nella lista della spesa dei francesi, e la Gdo rappresenta un canale maturo che gestisce da tempo il reparto in maniera autonoma e strutturata. Per questo abbiamo cercato di prendere i capisaldi del progetto, adattandolo però alla realtà italiana, senza snaturarne i contenuti.
Perché per la Gdo in generale è ancora lontana la gestione dello scaffale libro a titoli?
La nostra scelta di gestire a titolo viene da lontano e si sposa perfettamente con il progetto a lungo termine, di
essere padroni del mestiere, processando gli ordini e gestendo i rifornimenti senza per questo rinunciare alla presenza ed il supporto degli operatori specializzati del settore (Mach2 , Opportunity) che eccellono in termini di servizio logistico e non solo. Senza lo storico dei venduti tutto questo perde di significato e risulta di difficile realizzazione. Oggi ci siamo e questo rappresenta sicuramente un
vantaggio rispetto ai competitor, ed uno degli elementi che hanno concorso a far sviluppare risultati di vendita positivi, in netta controtendenza con il resto del mercato e del canale sia nel 2012 che nel 2013 appena concluso.
All’estero un tema pressante per la Gdo è quello della vendita, accanto ai libri/musica fisica, di contenuti digitali. Qual è la vostra posizione?
L’innovazione è uno dei temi portanti del progetto e per questo motivo abbiamo in cantiere vari sviluppi che ci permetteranno di rispondere anche alle aspettative dei clienti/lettori tecnologicamente più avanzati. L’obiettivo primario era
prendere distanza dalla vecchia concezione di reparto libri, trasformandolo in uno spazio moderno, fornito e confortevole per il pubblico tradizionale. Da qui in avanti ci dedicheremo agli ulteriori sviluppi, senza dimenticare che già attualmente sui punti vendita che hanno sposato in toto il progetto Libreria Auchan è presente un servizio di prenotazione libri con consegna entro la settimana per i titoli non presenti in assortimento.