Quando Costante Bonvini nel 1909 decide di aprire una cartoleria nel quartiere San Luigi, quadrante sud-est di Milano, lo fa per una ragione precisa:
da Porta Romana a Melegnano, seguendo la via Emilia per oltre quindici chilometri a sud della città,
non s’incontrava un esercizio commerciale simile.
Inoltre, la fine dell’Ottocento aveva regalato al capoluogo lombardo un nuovo scalo ferroviario per il traffico merci – quello di Porta Romana, aperto nel 1896 – e, con esso, una rinnovata vocazione industriale dell’area. Qualche anno dopo e poco più a nord del quartiere San Luigi, infatti, il Tecnomasino Italiano sarebbe stato acquisito dall’azienda svizzera Brown Boveri, ampliando la sua produzione al settore ferroviario e tramviario e legando indissolubilmente il suo nome alla zona al momento dell’apertura della stazione della metropolitana Lodi T.I.B.B. (Tecnomasino Italiano Brown Boveri, appunto), nel 1991.
Intanto lungo il corso Lodi cominciavano a insediarsi, nel primo decennio del Novecento,
grosse fabbriche, e parallelamente cresceva la loro richiesta di stampati, così Bonvini pensa di aggiungere al servizio di cartoleria quello di tipografia.
L’attività dei fratelli Bonvini si consolida e cresce: alla prima macchina da stampa, una «pedalina» usata di fine Ottocento, se ne aggiungono altre e quando, negli anni ’50, la figlia di Costante si sposa, in tipografia entrano il genero
Luigi Cambieri –
dopo un corso di composizione alla Rizzoli – e una Heidelberg Stella.
Il negozio apre i battenti ogni mattina per oltre cento anni e quando Luigi decide d’interrompere l’attività, un gruppo di appassionati la rileva e, alla fine del 2014 e dopo un rispettoso restauro durato quasi un anno e mezzo, la riapre al pubblico. Conservandone e attualizzandone le attività e celebrando, con la sua presenza, il culto di quella Milano che – ancor prima che editoriale –
si sporca le mani con i mestieri della stampa.

http://doi.org/10.1390/gdl_201602_tipografia_bonvini
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Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi coordino il Giornale della libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.
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