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Librerie

Anche il franchising soffre?

di P. Sereni notizia del 27 marzo 2012

Amato, disprezzato, criticato, desiderato. Il franchising, croce e delizia di un periodo difficile come quello che stanno attraversando le librerie italiane, è spesso considerato una delle poche formule commerciali in grado di garantire una certa sicurezza economica ai librai che la praticano. Ma cosa succede se anche lui accusa il colpo della crisi?
Il casus belli – il segnale,forse il primo indizio – è la chiusura della franchising Mondadori di piazza Trieste e Trento a Napoli aperta appena otto mesi fa a ridosso dei Quartieri Spagnoli come presidio contro l’espansione dell'impero Feltrinelli nella città partenopea e che, nelle previsioni dell’azienda avrebbe dovuto guadagnare circa tre milioni l'anno.
Nulla ancora si sa circa le ragioni della chiusura: Paolo Amato, direttore del punto vendita, è irreperibile e dalla sede centrale del franchising nel riminese dichiarano solo che «il punto vendita chiude domenica ma i nostri legali ci hanno detto che non siamo autorizzati a dare spiegazioni. Il problema è interno al punto vendita napoletano». Cause contingenti dunque, ma resta il fatto che si tratta del secondo negozio Mondadori che chiude in un mese. Un paio di settimane fa ha infatti chiuso i battenti l'ex storica libreria Marotta, diventata Mondadori, in via dei Mille.
Secondo l’analisi dell’edizione locale di Repubblica a determinare la chiusura sono stati tre fattori: «il luogo, centrale, ma per una serie di motivi non felice (i turisti non vedevano l'entrata), la distribuzione del negozio su tre piani con molti visitatori scoraggiati dal pensiero di fare le scale e il fitto esorbitante del palazzo».
Un problema quest’ultimo che si era abituati a pensare come appannaggio quasi esclusivo delle librerie indipendenti e che aveva portato, appena nel febbraio scorso, alla chiusura della storica libreria Guida Merliani del Vomero che si era vista passare il canone di locazione da ottomila a ventimila euro al mese.
Il problema del caro-fitto è sicuramente centrale sulla piazza napoletana dove negli scorsi anni hanno chiuso un numero di librerie che, messe l’una di seguito all’altra, hanno il sapore del necrologio: la Libreria Deperro, la Libri&Libri, la Macchiaroli, la libreria Athena, la Guida di piazza dei Martiri, la libreria per ragazzi di largo Ferrantina, la Liguori di Monte Sant' Angelo e quella di via Mezzocannone, la Guida di piazza San Domenico Maggiore.
Che per la Mondadori si sia trattato di crisi generalizzata o piuttosto di problemi interni al punto vendita non è dato sapere, il quadro però non è dei più rosei.

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