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Amazon: l'Ue apre un'indagine su regime fiscale del Lussemburgo

di L. Biava notizia del 7 ottobre 2014

Il Lussemburgo è finito nel mirino della Commissione europea che proprio oggi ha ufficializzato un'indagine approfondita sul regime fiscale di cui gode Amazon nel Granducato. L’Ue nella persona del commissario per la concorrenza Joaquin Almunia, è infatti convinta che il Paese famoso per il proprio regime fiscale agevolato, abbia concesso all'azienda di Seattle condizioni fiscali particolari. Dal 2003 ad oggi, la filiale europea del retailer, Amazon Sarl, avrebbe così «risparmiato» un bel gruzzoletto pagando, come riporta il «Financial Times», imposte per appena l'1% degli introiti generati nel mercato europeo. Sul trattamento fiscale promosso dal Lussemburgo pesa inoltre il dubbio che possa configurarsi come potenziale aiuto di Stato, distorcendo in tale modo il normale regime di concorrenza nel mercato.
L'inchiesta lanciata oggi dall'Antitrust Ue non colpisce solo il gigante dell'e-commerce ma va ad aggiungersi a quelle già avviate in giugno nei confronti del Lussemburgo per il trattamento fiscale di Fiat Finance and Trade, dell'Olanda per Starbucks e dell'Irlanda per Apple.
«Non stiamo mettendo in questione il sistema generale di tassazione in Lussemburgo, ma se le autorità fiscali del Paese sono state troppo accomodanti nei confronti di una società specifica» ha precisato Joaquin Almunia, sottolineando che «il sistema di decisioni anticipative (il tax ruling ndr) applicato in Lussemburgo in materia fiscale è normale e logico, mentre quel che noi stiamo investigando è il suo cattivo uso che dà un vantaggio selettivo a una società particolare».
Mentre a Bruxelles le nubi si addensano, a Francoforte, alla vigilia dell'inaugurazione della Buchmesse e del contestuale lancio di Kindle Unlimited in Germania, il vento non sembra migliore. Le controverse pratiche commerciali di Amazon saranno infatti al centro di numerose iniziative di protesta organizzate all'interno della Fiera dal gruppo Fairer Buchmarkt che raggruppa più di duemila autori e oltre 440 supporter tra politici, esponenti delle elites culturali e semplici lettori, tutti schierati contro la policy del retailer.

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