«Questa è un’onda che sta travolgendo il nostro Paese, le nostre scuole, le nostre biblioteche. Stanno cercando libri sui bambini di colore, storie di famiglie LGBTQ+, libri sui bambini, sugli animali», ha dichiarato Suzanne Nossel, CEO di PEN America. «Si tratta di censura nella sua forma più pura. Ha lo scopo di sopprimere le narrazioni di cui abbiamo bisogno come società pluralistica e dobbiamo assolutamente respingerla».
I fan che hanno partecipato il 14 e il 15 novembre alle tappe di Miami e Sunrise, in Florida, del Trustfall Tour di Pink hanno ricevuto quindi una copia di alcuni dei libri apparsi sull'indice dei libri vietati di PEN America, che trattano tematiche riguardanti la sessualità, le famiglie omogenitoriali, la schiavitù: The Family Book di Todd Parr, The Hill We Climb di Amanda Gorman, Beloved di Toni Morrison o uno dei libri della serie Girls Who Code dell'organizzazione no-profit che condivide lo stesso nome.
«Sono una grande lettrice e mamma di due bambini leggono moltissimo» ha affermato Pink durante una diretta Instagram nella quale ha annunciato la sua decisione. «E non riesco a immaginare nemmeno i miei genitori che mi dicano cosa possono e non possono leggere i miei figli, figuriamoci i genitori di qualcun altro o chi non ha neanche figli».
«È frustrante vedere le autorità prendere di mira libri sul razzismo e sulle questioni LGBTQ+. Abbiamo fatto così tanti passi avanti verso l’uguaglianza in questo Paese e nessuno dovrebbe voler vedere questo progresso invertito» ha concluso la cantante in una dichiarazione condivisa con PEN America.
Laureata in Lettere all’Università degli Studi di Verona, ho conseguito il master Booktelling, comunicare e vendere contenuti editoriali dell’Università Cattolica di Milano che mi ha permesso di coniugare il mio interesse per i libri e l’intero settore editoriale con il mondo della comunicazione digital e social.
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