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Libertà d'espressione

Usa. Sono 2.571 i titoli nel mirino della censura nel 2022, mai così tanti negli ultimi vent’anni

di Alessandra Rotondo notizia del 3 aprile 2023

Nel 2022 sono stati censurati negli Stati Uniti 2.571 libri: +38% rispetto al 2021 e il numero più alto da quando, vent’anni fa, l’American Library Association (ALA) ha avviato questa rilevazione attraverso il suo Office for Intellectual Freedom.

Il 58% dei 1.269 tentativi di censura avvenuti lo scorso anno – che hanno colpito i 2.571 titoli di cui sopra – ha riguardato libri e materiali presenti nelle biblioteche scolastiche, nelle biblioteche di classe o parte dei programmi scolastici. Il numero dei tentativi di censura è quasi raddoppiano rispetto ai 729 casi rilevati nel 2021.





Ma a cosa si deve un tale incremento? Ai gruppi di censura organizzati, suggerisce l’American Libraby Association, che creano vere e proprie liste di libri da bandire dalle biblioteche. L'uso di queste liste, sottolinea l’Office for Intellectual Freedom, «ha contribuito in modo significativo all'aumento vertiginoso del numero di tentativi di censura e alla frequenza con cui ogni titolo è stato colpito».

Prima del 2021 la stragrande maggioranza degli attacchi censori mirava, infatti, a rimuovere o limitare l'accesso a un solo titolo. Ora, precisa l’ALA, il 90% dei tentativi di censura include più titoli. In particolare, 12% degli attacchi intende colpire da due a nove libri, 38% da 10 e 99, il 40%, infine, elenca più di 100 titoli da mettere al bando.


Un fenomeno in crescita esponenziale che incide negativamente anche sulla sicurezza dei bibliotecari: «Molti di loro – ha commentato Lessa Lanani'opua Pelayo-Lozada, dirigente dell’American Library Association – si trovano a fronteggiare minacce personali e professioni, e a rischiare azioni penali per aver fornito ai giovani lettori libri che i loro genitori non vogliono che leggano».

Deborah Caldwell-Stone, che all’ALA dirige l’Office for Intellectual Freedom, ha raccontato a Publishing Perspectives che «nella maggior parte dei casi i tentativi di censura provengono da gruppi organizzati di persone che interrompono le riunioni del consiglio della biblioteca locale per chiedere la rimozione di una lunga lista di libri che avevano condiviso precedentemente sui social media». Il loro obiettivo, precisa Caldwell-Stone, è sopprimere le voci delle minoranze «tradizionalmente escluse dal dibattito pubblico nella nostra nazione, come le persone della comunità LGBTQIA+ o quelle di colore».

«Ogni tentativo di bandire un libro da parte di uno di questi gruppi – sottolinea Caldwell-Stone – rappresenta un attacco diretto al diritto costituzionalmente tutelato di ogni persona di scegliere liberamente quali libri leggere e quali idee esplorare. La scelta di cosa leggere deve essere lasciata al lettore o, nel caso dei bambini, ai genitori. Questa scelta non appartiene a una autoproclamata polizia del libro».

L'autore: Alessandra Rotondo

Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi sono responsabile del contenuto editoriale del Giornale della Libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.

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