Un mese fa abbiamo scritto dell’indagine sulla lettura delle donne in Argentina condotta da
Entre Editores, che disegnava l’interessante profilo di fruizione di
una parte del pubblico sempre più significativa e via via crescente. Uno
studio simile arriva oggi – in riferimento, questa volta, alla lettura delle donne in Spagna – dal Laboratorio Contemporáneo de Fomento de la Lectura (LCFL) della
Fundación Germán Sánchez Ruipérez. Il risultato è una cartografia molto accurata della distribuzione, le abitudini e i consumi delle lettrici iberiche, che vediamo accentuarsi nel corso degli anni e tracciare
un identikit peculiare e sempre più distino da quello maschile.
A oggi, in Spagna, è
il 66,5% delle donne a leggere libri, contro il 57,6% degli uomini. Tuttavia, le percentuali sulla popolazione totale appaiono invertite quando ci si riferisce alla lettura in generale. Cioè compresa la stampa periodica, Internet e i libri, indipendentemente dal fatto che si tratti di lettura nel tempo libero o legata alla professione e agli studi. La
lettura dei giornali, ad esempio, è più intensa nella popolazione maschile (80%) rispetto a quella femminile (67,1%), così come la
lettura su Internet (siti web, blog, forum, social media) che riguarda il 60% degli uomini rispetto a quasi il 53% delle donne; o quella di
fumetti (13,2% vs 5,4%).

È soprattutto nella
lettura (di libri) fatta per piacere che le donne primeggiano nettamente, raggiungendo il 62,3% rispetto al 49,4% degli uomini. E, infatti, alla domanda sull'interesse per la lettura
por razón de ocio, il peso relativo delle risposte affermative è maggiore tra le donne (28,3%) che tra gli uomini (16,8%). D’altronde è logico che se la percentuale di persone che legge libri è significativamente più alta tra le donne (+8,9 punti), la differenza è ancora più accentuata nella lettura per motivi di svago. Non legata, quindi, a
ragioni trasversali al genere, come le esigenze formative o professionali.

L'interesse delle donne per la lettura nel tempo libero è peraltro ogni anno più pronunciata e via via più distante dal corrispondente gradimento espresso dagli uomini. D’altronde, è il
90,8% delle donne spagnole a dichiararsi d’accordo o molto d'accordo con l’affermazione
«leggere aiuta a comprendere il mondo che ci circonda» e il 79,7% con «leggere ci rende più felici». Gli uomini si collocano rispettivamente all'83,5% e al 71,7%.

Per quanto riguarda i generi, le donne esprimono una predilezione per la fiction letteraria, all’interno della quale spiccano la letteratura classica, quella «costumbrista» e le narrazioni romance e sentimentali. Laddove gli uomini, invece, accordano maggiore preferenza a romanzi storici, d’avventura e fantascienza. Infine, in termini di formati, gli uomini sono lettori più digitali delle donne: 82,2% vs 74,7%. E questo a dispetto della consuetudine che riconosce ai lettori forti (che, vale la pena ricordarlo, sono più lettrici che lettori) una maggiore preferenza per i pixel. Non fosse altro che per una questione di abbattimento dei costi o di ammortizzamento dell’investimento nel caso dell’acquisto di un device specifico.
Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi coordino il Giornale della libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.
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