
Durante la
Scottish book trade conference – uno dei più importanti appuntamenti editoriali in Scozia, organizzato dall’associazione locale dei librai e degli editori – la prima ministra Nicola Sturgeon ha affermato che i libri sono di vitale importanza per favorire
l’apprendimento, la comprensione del mondo, per sviluppare il senso di unità, di umana solidarietà. E per contrastare i pregiudizi: a tal proposito, ha citato in particolare
Un’isola di stranieri di Andrea Levy (portato in Italia nel 2005 da Dalai Editore), il racconto ironico e accattivante della difficile convivenza tra storie, etnie, istanze diverse a Londra, all’indomani della Seconda guerra mondiale.
Consigliandolo peraltro in lettura alla premier britannica Theresa May, affinché «cambi idea sull'immigrazione e sull’ambiente ostile [che sta alimentando] per i migranti in questo Paese».
«La letteratura può aiutarci a conoscere e comprendere il mondo in cui viviamo, oltre a offrirci un giudizio – una visione – sulla storia, la cultura, le persone»
ha precisato Sturgeon secondo la ripresa di The Bookseller. «
È importante per tutti, ma penso lo sia particolarmente per i politici, per chi prende decisioni capaci d’influenzare la vita di centinaia di migliaia di persone, oggi più che mai».
La prima ministra ha precisato che, per promuovere la diffusione della lettura, è fondamentale che il mercato editoriale goda di buona salute e
ha indicato come segnale positivo l’apertura di nuove librerie nel Paese: dalla
Category is books «fieramente indipendente e queer» di Glasgow, al punto vendita di prossima inaugurazione, a Edimburgo, della
Topping & company, apprezzata catena indipendente britannica.
Il suo governo – lo ha sottolineato lei stessa – si sta muovendo per
vincere la sfida della lettura sin dalla prima infanzia, e poi nella scuola primaria e secondaria: snodi nevralgici nella formazione del lettore. In particolar modo sostenendo il programma
Bookbug dell’associazione
Scottish Book Trust: un ventaglio d’iniziative, suggerimenti, attività e proposte per i giovanissimi e per gli adulti di riferimento, orientato da un approccio giocoso e gioioso alla lettura.
In agenda anche l’avvio della sovvenzione Scots language publication grant, per promuovere e supportare la produzione di opere in lingua scozzese, da parte di editori scozzesi. «Non c'è dubbio sul fatto che la nostra industria editoriale abbia avuto un ruolo di primo piano nell’alimentare la reputazione creativa, aperta, dinamica e culturalmente progressista di cui oggi la Scozia gode» ha chiosato Nicola Sturgeon. «Nonostante la “parola con la b” [la Brexit] è davvero importante continuare a concentrarsi su tutti quegli elementi che rendono prospera la nostra scena editoriale e letteraria».
Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi sono responsabile del contenuto editoriale del Giornale della Libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.
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