«Essere stati alla Fiera internazionale del libro di Salonicco è per noi un regalo prezioso» racconta Silvia Muci, Besa Editrice, al rientro dalla manifestazione dove l’Italia è stata Paese Ospite d’Onore dall’8 all’11 maggio. «Ma è anche un riconoscimento che ci siamo guadagnati con anni di lavoro costante: la nostra casa editrice compie trent’anni, e fin dall’inizio si è dedicata a dare voce a letterature fuori dai grandi circuiti, soprattutto provenienti dall’area balcanica e mediterranea».
Cinquanta relatrici e relatori, 16 case editrici, tre mostre e un ampio programma che enfatizza la vicinanza – geografica, culturale – tra i due Paesi sin dal tema prescelto: Orizzonti vicini. Così l’Italia ha presentato in Grecia i suoi libri, la sua autorialità, la sua produzione e la sua filiera editoriale.
«Il fatto che l’Italia sia stata Ospite d’Onore a Salonicco, con la Puglia come invitata speciale – la regione che ha fatto nascere e crescere il nostro progetto editoriale – segnala un nuovo interesse verso il Sud e un atto di cura verso il suo legame profondo con il Mediterraneo. Un legame che negli anni abbiamo alimentato con le nostre pubblicazioni, e di cui oggi raccogliamo i frutti» continua Muci.
Per Andreina Speciale, Editrice Il Castoro, la Fiera internazionale del libro di Salonicco è stata «un’opportunità preziosa per incontrare editori che normalmente non partecipano ai grandi eventi internazionali di settore e per conoscere una produzione editoriale che ha molti punti di contatto con l’editoria italiana».
Le case editrici greche sono forti di una solidissima tradizione classica, ma la osservano con sguardo contemporaneo, continua Speciale, sono aperte al dialogo internazionale e alle nuove tendenze di settore e allo stesso tempo attente al mercato e ai gusti delle loro lettrici e dei loro lettori. «L’affinità culturale tra due popoli amici, uniti dal Mediterraneo e da molti secoli di storia comune, aiuta a condividere idee, orizzonti e progetti».
Assieme alla delegazione professionale che ha intessuto trame e relazioni di questi quattro giorni greci al Padiglione italiano, allestito da ICE - Agenzia, ambasciatore del nostro Paese a Salonicco è stato certamente il coté autoriale: scrittori e scrittrici di romanzi e saggi, divulgatori e divulgatrici, illustratori e illustratrici, traduttori, traduttrici, giornalisti e giornaliste.
«Sono stata molto felice di ritornare alla Fiera internazionale del libro di Salonicco, città profondamente greca sospesa tra Oriente e Occidente» ha raccontato Andrea Marcolongo, la cui lectio ha aperto Uno sguardo comune, la sezione del programma più esplicitamente dedicata ai rapporti tra i due Paesi. «Sono ancora più felice che l’Italia sia stata quest’anno Ospite d’Onore: la mia scoperta della Grecia è avvenuta in Italia, grazie a quel miracolo di saperi che è il liceo classico. Non potrei essere più orgogliosa di quanto l’Italia abbia contributo e continui a contribuire alla costruzione di un comune spirito greco, mediterraneo. Come ben racconta il tema del nostro programma, i due orizzonti, l’italiano e il greco, non potrebbero essere più vicini per sensibilità, cultura, origini e speranze per il futuro».
Presentare i suoi romanzi all'estero è sempre una grande emozione per Matteo Strukul, e la Grecia non fa eccezione. «Sapere che le mie storie sono pubblicate in 23 lingue e oltre 40 Paesi nel mondo è non solo una soddisfazione, ma anche una grande gioia perché da sempre il mio scopo, come autore, è quello di poter divulgare la storia e l'arte italiane all'estero».
E poi le fiere internazionali rendono possibile l’incontro con il proprio pubblico internazionale: una possibilità certamente amplificata dall’essere Paese Ospite d’Onore. «A Salonicco le mie lettrici e i miei lettori si sono dimostrati non solo interessati ai personaggi e alle trame dei miei romanzi, ma anche entusiasti del mio stile che non hanno esitato a definire poetico. Questa loro attenzione mi ha davvero fatto piacere. La mia gratitudine va al mio editore greco Metaixmio che promuove le mie storie con generosità, ma anche a persone come Konstantina Evanghelou, professoressa del dipartimento di Lingua e Letteratura italiana dell'Università di Salonicco – fondato nel 1975 – che contribuisce in modo significativo a far conoscere il mio lavoro».
Ma poter essere alla Fiera internazionale del libro di Salonicco con Italia Ospite d’Onore, continua Strukul, è motivo non solo di orgoglio, «rappresenta infatti una grande opportunità per consolidare la mia presenza sul mercato, magari rinnovando i diritti in scadenza di un romanzo proprio come è avvenuto in questi giorni. Da questo punto di vista, il mio grazie va alle istituzioni, all'AIE e al Centro per il libro e la letteratura e a Ex Libris perché già in altre occasioni aver partecipato a fiere come questa ha poi portato alla successiva vendita di diritti dei miei lavori».
Orizzonti, legami, convergenze, opportunità commerciali: questo è quello che fiorisce nelle fiere del libro in mezzo al Mediterraneo. «Vorrei solo aggiungere che la nostra missione di avvicinamento culturale fa parte dell’identità stessa della nostra casa editrice» ci tiene a precisare Silvia Muci. «Besa è una parola albanese che significa “promessa” o “parola data”: un impegno profondo, da mantenere nonostante le difficoltà. Ed è esattamente ciò che abbiamo cercato di fare in tutti questi anni». Oggi, anche nella cornice di Italia Ospite d’Onore a Salonicco.
Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi sono responsabile del contenuto editoriale del Giornale della Libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.
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