Comincia oggi – alla
Casa del Lector di Madrid –
Readmagine, la cinque giorni sull’innovazione digitale della lettura, dei libri e delle biblioteche promossa dalla
Fundación Germán Sánchez Ruipérz con l’obiettivo di incentivare il dialogo e lo scambio di riflessioni sui processi evolutivi che stanno attraversando il settore editoriale e quello educativo.
Al centro dell’edizione 2016 c’è il tema dell’apprendimento digitale, ma non verranno lasciate in secondo piano le altre tematiche connesse al libro e alla lettura: dai progetti di promozione, alle trasformazioni di contenuti, contenitori e imprese, passando per le nuove professioni della conoscenza, le start-up del libro e il ripensamento delle infrastrutture bibliotecarie e della loro offerta.
Il pubblico a cui l’iniziativa di rivolge è decisamente variegato e orizzontale, potendo incontrare l’interesse di imprenditori, educatori, distributori, editori, bibliotecari. Ma anche delle famiglie – intese come cellula educativa primaria –, dei «semplici» lettori, degli appassionati di innovazione e di cultura digitale.
In linea con il tema dominante, l’intervento inaugurale di Readmagine 2016 (attualmente in corso) s’intitola
Re-immaginare la creazione e l’edizione del contenuto educativo, e verrà seguito da
una sessione di coding rivolta ai bambini a cura di Pixie. La start-up spagnola, infatti, ha sviluppato un sistema di apprendimento della programmazione informatica basato sulle librerie di
Blockly (l’editor di Google che rappresenta gli elementi del codice come tessere di puzzle da comporre). Con Pixie i più piccoli possono imparare a programmare
aiutati da un linguaggio visuale, che non necessita di alcuna conoscenza tecnica pregressa per essere approcciato.
Martedì 7 Readmagine indagherà invece il rapporto tra lettori e lettura, interpretando i nuovi usi e i nuovi consumi come un «bricolage» di pratiche digitali che richiede un coinvolgimento sempre più attivo da parte dell'utente per poter essere realizzato. Le esperienze esplorate saranno tante: dalla creazione di una storia collettiva, animata e illustrata con l’aiuto di software dedicati, al flashmob del libro, che collettivizza e movimenta la pratica della lettura. Fino agli esperimenti di ripensamento dei luoghi del leggere che, tra fantasie dei lettori, case history di successo e buone pratiche, porteranno le biblioteche al centro della programmazione di mercoledì 8.
Giovedì 9 verrà dedicato interamente al tema della distribuzione digitale, mentre per la giornata conclusiva il protagonista sarà
Emprendelibro, il programma di sostegno all’imprenditoria editoriale digitale emergente di Fundación Germán Sánchez Ruipérez e
Factoría Cultural. Come durante l’edizione passata, verranno presentati i progetti incubati nell’anno in corso e sarà poi proclamato il vincitore del premio per l’innovazione digitale.
Molto varie le iniziative finaliste dell’edizione 2016: dall'app per i più piccoli dell'editore brasiliano
Pipoca che si propone di superare la barriera linguistica tra Brasile e Paesi latinoamericani ispanofoni alla raccolta di racconti digitali per
favorire la diversità lessicale; passando per la piattaforma che vuole integrare l’attività della lettura con la partecipazione alle manifestazioni culturali – soprattutto locali – raccordando organizzatori e potenziali partecipanti in uno
spazio unico e facilmente accessibile.
Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi coordino il Giornale della libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.
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