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Innovazione

Master in Editoria, al via la XIV edizione

di Camilla Pelizzoli notizia del 7 marzo 2016

La formazione di nuovi professionisti dell’editoria è, in un momento di forti cambiamenti, una necessità avvertita da tutti i settori dell’industria editoriale, soprattutto per ampliare lo spettro di competenze che, in un mercato sempre più condizionato dagli sviluppi tecnologici e dall’internazionalizzazione, sono necessarie all’interno dell’impresa. Non solo: la formazione in ingresso diventa centrale per fornire strumenti operativi a chi, per l’appunto, vorrebbe cominciare il proprio percorso professionale, che sia appena uscito dall’università o che abbia deciso di dedicarcisi dopo altre esperienze.
Tra le realtà più longeve in questo ambito c’è il Master in Editoria promosso dall’Università degli Studi di Milano in collaborazione con l’Associazione Italiana Editori e con la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, che darà avvio il 10 marzo alla sua quattordicesima edizione (500 ore di didattica e laboratori e 480 ore di stage).
Il valore della formazione data agli studenti è confermato dalla varietà di realtà editoriali che hanno deciso di accogliere, sia per gli stage curricolari che per collaborazioni e impieghi successivi, gli studenti del master.
Tra queste, ad esempio, c'è Adelphi. «Sono preparati bene, è un master molto completo» commenta Michela Acquati, editor. «La possibilità di lavorare sui diversi settori delle case editrici dà un’apertura mentale diversa, perché conoscere i problemi di altri comparti permette di lavorare meglio nel settore di propria scelta». Tra gli aspetti positivi del master «c’è il cospicuo numero di ore dedicate a laboratori pratici, che rappresentano una parte ampia del programma. Anche in periodi particolarmente difficili abbiamo mantenuto continuità e gran parte dei collaboratori e delle persone assunte vengono da qui, negli ultimi anni».
«Tutte le persone che sono arrivate da noi, e sono state tante, sono persone straordinarie, tanto per la loro formazione quanto per un altro aspetto non meno importante: la capacità di lavorare in gruppo» sottolinea Mariagrazia Mazzitelli, direttrice editoriale di Salani. «Conta molto anche il fatto che queste caratteristiche vengano individuate in origine, nella fase di selezione; la capacità dell’organizzazione di identificare e proporre le persone adatte a una casa editrice particolare come Salani, che mette insieme editoria per ragazzi e per adulti, è di grande aiuto».
Luca Formenton del Saggiatore sottolinea come «il master ha consolidato, negli anni, una sorta di patente d’identità, per cui quando arriva qui un ragazzo proveniente dal master so di andare sul sicuro e di potergli affidare subito dei lavori». E aggiunge, «rimettendomi i panni dell’organizzatore, che la qualità dell’insegnamento è testimoniata anche dalle percentuali di ex studenti che, in periodo di crisi, hanno avuto dei contratti a tempo indeterminato. Un discorso valido proprio e soprattutto per la nostra casa editrice, dove buona parte della struttura è composta da persone provenienti dal master, come Andrea Gentile, attuale direttore editoriale».
«L’Aie ormai da più un decennio» sottolinea Giovanni Peresson «vede nel master una componente irrinunciabile della sua offerta formativa, accanto ai corsi di aggiornamento, ai seminari e alle iniziative legate ad Aie network. Per le case editrici avere del personale in ingresso giovane, già con competenze di base aggiornate ai nuovi sviluppi del mercato, rappresenta un valore aggiunto non di secondaria importanza. Non a caso Aie e FAMM lavorano ogni anno nell’apportare i necessari correttivi e aggiornamenti all’offerta didattica, in termini di tematiche, di esperienze, di personalità da invitare. Certo in questi anni – anche con la gestione disinvolta che molti fanno della parola «master» – abbiamo assistito a un proliferare di offerte formative. Fare formazione e traghettare giovani laureati a comprendere la complessità della macchina editoriale non è una cosa semplice che ci si inventa: se da 14 anni il master propone con buoni risultati figure professionali competenti, aggiornate e motivate alle case editrici, qualche ragione ci sarà».

L'autore: Camilla Pelizzoli

Laureata in Lettere moderne (con indirizzo critico-editoriale), ho frequentato il Master in editoria. Mi interessa la «vita segreta» che precede la pubblicazione di un libro – di carta o digitale – e mi incuriosiscono le nuove forme di narrazione, le dinamiche delle nicchie editoriali e il mondo dei blog (in particolare quelli letterari).

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