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Innovazione

La stagione delle storie viene e va. Ma per Penguin Random House è appena iniziata

di Alessandra Rotondo notizia del 21 ottobre 2016

Qualche giorno fa Penguin Random House e Crown Publishing Group – società editoriale controllata dal gigante statunitense – hanno lanciato Season of Stories, un’esperienza di lettura a puntate lunga undici settimane, che da martedì 11 ottobre alla fine di dicembre recapiterà storie nelle caselle di posta elettronica dei lettori. Al servizio è possibile iscriversi su www.theseasonofstories.com, cominciando così a ricevere racconti di narrativa contemporanea firmati dagli autori delle scuderie Penguin Random House, Crown Publishing Group e relativi imprint.

Ogni nuova storia comincerà di martedì, accompagnando il lettore lungo la settimana: di giorno in giorno, infatti, l’utente verrà raggiunto da un nuovo pezzo della narrazione, che culminerà il venerdì nell’invio del racconto completo, accompagnato dall’invito ad acquistare il libro – dal quale la storia è stata estratta – da un rivenditore a scelta tra quelli indicati. Giusto in tempo per il weekend. «Abbiamo creato Season of Stories per connetterci con quei lettori (o potenziali tali) che trascorrono molto tempo a consultare la propria mail, proponendoci di rendere la loro casella di posta uno spazio “più letterario”», ha commentato Alana Buckbee, vicedirettrice dell’area community development di Crown Publishing Group.

Le narrazioni a puntate rappresentano da sempre un format praticato nel panorama editoriale, ma negli ultimi anni sono diventate sicuramente più rilevanti. Da un lato, intrecciando il loro percorso con l’evoluzione del tempo dedicato alla lettura, che appare sempre più frazionato e legato agli intermezzi tra un’attività e un’altra (gli spostamenti con il trasporto pubblico, le code e le attese, le pause pranzo nelle giornate lavorative). Da un altro, chiamate a misurarsi con le altre forme di serialità (da quella televisiva a quella on-demand che passa per la rete) che l’offerta dello sterminato mercato dell’entertainment rende disponibili ai consumatori. Infine, dalla diffusione capillare degli strumenti e dei canali di comunicazione digitale, terreno fertile per l’incontro tra nuove domande degli utenti e nuove offerte del mercato.

Quello che parzialmente stupisce, di Season of Stories, è che un colosso dell’editoria tradizionale abbia mutuato un’iniziativa – per così dire – da start up: il ricorso alle narrazioni brevi, cadenzate, e agli strumenti di fidelizzazione del lettore che passano per il dono, infatti, è più vicino al modus operandi di realtà aziendali che aderiscono a business model divergenti rispetto a quelli tradizionali (come l’italiana Ideafelix, per esempio, della quale abbiamo parlato recentemente). Interessante anche l’aspetto di puro marketing che l’iniziativa incorpora, rendendo la diffusione libera di un contenuto di valore uno strumento diretto per stimolare le vendite di un titolo. Segno, forse, che anche i big riconoscono l’efficacia di quelle formule di contatto e di creazione di legame tra brand e utente che le realtà minori, spesso pionieristicamente, hanno già esplorato da un pezzo.    

L'autore: Alessandra Rotondo

Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi sono responsabile del contenuto editoriale del Giornale della Libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.

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