A quattro mesi dal lancio del concorso letterario per aspiranti autori WePubYou, abbiamo intervistato la casa editrice nativa digitale WePub che si prepara a lanciare i primi e-book selezionati che entreranno a far parte del catalogo dell’editore.
Dopo circa cinque mesi di attività, qual è il bilancio?
Il bilancio è positivo: avevamo (e abbiamo) ben chiaro quello che vogliamo fare, e ci sembrava il momento giusto per farlo. Il numero di opere ricevute, di contatti e di segnalazioni ci ha dato ragione.
Avete scommesso sull'editoria digitale: siete soddisfatti?
Sì, molto. Certo, c’è molta confusione su tutto quello che riguarda l’editoria digitale, ma questo lo sapevamo già ed eravamo preparati. C’è anche molto interesse e le cose stanno cambiando davvero rapidamente: un anno fa ‘ebook’ era un termine sconosciuto o quasi ai più, oggi gli ebook reader sono nel paniere Istat…
Quanto investite nei canali social?
Tanto. Non potrebbe che essere così: WePub è nata perché siamo convinti che ci debba essere un nuovo rapporto tra editore, autore e lettore, un rapporto più trasparente e più immediato. I canali social offrono questa possibilità ed è doveroso approfittarne. Gli editori non possono più stare in cima a una torre d’avorio. Almeno, non per molto ancora.
Quanti manoscritti avete ricevuto?
Circa 150… uno per ogni giorno di concorso.
Il concorso si è concluso con due vincitori: come sono stati selezionati?
Al momento i vincitori sono due, ma non abbiamo ancora finito di leggere tutte le opere ricevute, quindi presumibilmente ce ne saranno altri.La selezione avviene così: ogni opera viene letta e valutata. Se la valutazione è positiva, si passa a una seconda lettura. Se anche questa è positiva, ne discutiamo ancora in redazione e, se siamo tutti convinti, contattiamo l’autore per proporgli un contratto di e-publishing. Nell’ambito della narrativa, non poniamo limiti di genere o lunghezza: cerchiamo storie in grado di emozionarci.