Sembra che i contenuti editoriali siano ancora alla ricerca di
una loro piena espressione digitale e, proclami apocalittici a parte, è probabilmente giusto così. Il Kindle ha creato e aperto un mercato che in questi dieci anni non ha mancato di popolarsi di nuovi soggetti, e svariati passi avanti sono stati mossi, sebbene in un clima di
sostanziale mancanza di «picchi».
È pur vero che il simultaneo arrivo e la successiva popolarizzazione degli smartphone (e poi dei tablet) ha avuto un impatto importante sui dispositivi specifici di lettura,
così come l’ha avuto su fotocamere e riproduttori di musica portatili (chi usa ancora l’iPod?). E se i device monofunzione si sono affermati in target più specialistici e appassionati, fino quasi a saturarli, i consumi più morbidi e saltuari abbiamo cominciato a soddisfarli – con crescente naturalezza e facilità, e complice uno spettro del
«tempo libero» sempre più mobile e frammentato – attraverso i dispositivi che abbiamo più frequentemente tra le mani. Dispositivi che nel frattempo sono cresciuti in capacità e performance, facendoci avvertire sempre meno lo stacco qualitativo rispetto alle «soluzioni dedicate».
Ma l’e-reader non è morto. E nel 2017, dopo tre o quattro anni piuttosto stagnanti,
ha ripreso la sua evoluzione, scrive su
Goodereader Michael Kozlowski. Ma quali sono le tappe salienti che il device ha affrontato durante l’anno appena concluso?
Proviamo a ripercorrerle.
- Esattamente un anno fa Kobo annunciava l’acquisizione della piattaforma tecnologica di Tolino da Deutsche Telekom. Attualmente l’azienda canadese sta progettando e producendo i futuri e-reader Tolino e ha dichiarato che non commercializzerà più dispositivi a marchio Kobo in Germania.
- Assecondando una delle tendenze più significative manifestate dalla lettura digitale in questi ultimi anni, nel 2017 Kobo entra nel mercato degli audiolibri. Lo fa con un servizio in abbonamento disponibile, per il momento, per i maggiori mercati anglofoni.
- Bookeen ha stretto un accordo con Carrefour e sta vendendo il Nolim, il suo dispositivo, in centinaia di punti vendita in Francia.
- Si stanno affermando i dispositivi con schermi più grandi, dai 10 pollici in su. Anche questo segno di una sempre maggior «specializzazione» del pubblico dell’e-reader.
- Amazon ha rilasciato il Kindle Oasis 2, il primo e-reader a disporre di un’interfaccia completa e soddisfacente per l’Audible Bookstore e un riproduttore di audiolibri specifico. Sul dispositivo è possibile comprare audiobook nuovi e, naturalmente, ascoltare quelli acquistati in precedenza con il proprio account Audible. L’ascolto può avvenire in cuffia o con altoparlanti wireless tramite Bluetooth.
- Pocketbook ha rilasciato molti nuovi dispositivi e ha dichiarato che nel 2018 punterà consistentemente sul mercato asiatico;
- Boyue continua a dominare il mercato cinese anche grazie alla partnership con JD Reads, una delle più grandi librerie digitali del Paese;
- Qualche mese fa, E Ink ha presentato un nuovo e-reader pieghevole a doppio schermo che si apre e si chiude come un vero libro. La tecnologia è stata perfezionata nel corso del 2017 e i device che la sfruttano dovrebbero cominciare ad uscire entro quest'anno;
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Nel corso del 2017, molti produttori hanno lavorato ad abbassare la frequenza dei refresh automatici, portandola da una ogni sei pagine girate a una ogni capitolo. Un minor «sfarfallio» si traduce in un’esperienza di lettura più immersiva.
Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi coordino il Giornale della libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.
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