Dopo due anni di lezioni online gli studenti hanno finalmente la possibilità di frequentare l’università in presenza. Una nuova normalità che influisce anche sul lavoro dell’editore.
«Tornare alla normalità implica tornare in qualche modo a quello che si faceva prima. Questo però implica anche la riapertura delle copisterie, un problema dell’editoria universitaria che durante la pandemia aveva perso terreno» spiega Nicola Cavalli, direttore editoriale di Ledizioni.
La chiusura delle copisterie durante il lockdown aveva risolto solo in parte il fenomeno pirateria, che si era spostato naturalmente verso il digitale, facendo crescere la ricerca dei materiali di studio sui canali online illegali. Con le lezioni di nuovo in sede, invece, si torna alle vecchie abitudini e, in questo caso, a fotocopiare.
«Tuttavia, durante la pandemia, abbiamo imparato ad organizzarci in un modo più efficiente, a gestire meglio le vendite dirette e le vendite online» rassicura Cavalli. «Puntiamo su un panorama che in realtà e ancora misto, perché è vero che gli studenti sono tornati e possono tornare a fare lezioni in presenza, ma molti preferiscono ancora frequentare online e l'università si sta spostando verso un modello ibrido».
«Noi come casa editrice, così come le case editrici in generale, ci siamo preparati in qualche modo a rispondere alle esigenze di questa doppia modalità di frequentazione – quindi con pubblicazioni cartacee e digitali – che accelererà e continuerà a svilupparsi nei prossimi anni».
Casa editrice Ledizioni si sta muovendo in tal senso: «Siamo stati fra i primi editori ad abbracciare con convinzione il modello dell'accesso aperto, ovvero delle pubblicazioni digitali gratuite, un settore che riteniamo ancora in forte espansione» conclude Nicola Cavalli.
«Abbiamo sempre investito e continueremo a investire nello sviluppo di nuovi formati digitali e nel perfezionamento delle nostre edizioni digitali, eventualmente anche poi distribuite in OpenAccess».