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Florindo Rubbettino (delegato AIE per il sud): «Nel Meridione tassi di lettura al 28%, ma c’è un enorme spazio di crescita»

di Redazione notizia del 9 luglio 2024


Sostegno alla domanda nelle zone svantaggiate d’Italia e innovazione tecnologica
 sono due dei temi chiave dell’azione dell’Associazione Italiana Editori, che da quest’anno ha introdotto a tal proposito due nuove figure di delegati alla presidenza.

Oltre al tema dell'Intelligenza Artificiale di cui AIE si occupa con Andrea Angiolini, grande attenzione è data alla situazione del settore editoriale nel sud Italia e alla differenza dei tassi di lettura tra le varie regioni del Paese. A Florindo Rubbettino – alla guida di Rubbettino Editore, realtà imprenditoriale consolidata, la cui produzione editoriale è diventata un punto di riferimento per la saggistica in materia di economia, politica e scienze sociali – spetta il ruolo di delegato AIE per il sud.

Rubbettino ha focalizzato l'inizio della sua azione su un'indagine che analizzi le dimensioni del fenomeno e sulla redazione di una mappa di potenziali interlocutori nelle istituzioni, nelle imprese e nel terzo settore. Lo scopo è la definizione di una strategia mirata, nella consapevolezza che si possono ottenere risultati solo attivando le energie esistenti al sud e facendo crescere il tema tra le priorità politiche del Paese.

«I dati sono implacabili, il sud ha un tasso di lettura – di persone che dichiarano di aver letto almeno un libro all’anno – del 27,9%, contro una media nazionale ben più alta» spiega Rubbettino. «È bene sottolineare, però, che non esiste un solo sud, bensì diverse zone con caratteristiche diverse: per questo motivo, le nostre azioni come gruppo di lavoro AIE dovranno essere il più possibile mirate anche rispetto ai differenti contesti» continua.

«Da qui l’importanza della prima fase della nostra azione, che si concentrerà su una mappatura e su un’indagine: ci stiamo infatti occupando di attuare una ricognizione di quelle che sono le infrastrutture che favoriscono la lettura al sud, vale a dire biblioteche, librerie, rassegne e festival culturali, fiere del libro, poiché è dimostrato che c’è una correlazione diretta – è chiaro  tra la presenza di queste infrastrutture e i tassi di lettura» spiega l’editore. «Il Paese è certamente diviso, però i dati del sud possono essere guardati anche secondo un altro punto di vista: c’è un enorme spazio di crescita per il nostro settore sul territorio».

E il margine di miglioramento è ampio sotto diversi aspetti. «Quello che è certo è che l’imprenditorialità al sud nella nostra filiera va stimolata: lato editori trovo che ci sia una bella vivacità, soprattutto per quel che riguarda gli ultimi anni» continua. «Un grande sforzo andrà fatto, invece, in direzione di quel pezzo della filiera che comprende librai, libraie e cartolibrerie che soffrono maggiormente in questo momento. Sicuramente metteremo in atto alcuni strumenti a sostegno, a partire da una fiscalità agevolata per chi ha intenzione di continuare a svolgere questa bellissima professione anche nel Mezzogiorno» conclude.

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