Tra i presidenti dei gruppi, nonché vicepresidenti dell’Associazione Italiana Editori, il 28 settembre durante l'assemblea è stato riconfermato Maurizio Messina, alla guida del Gruppo Accademico Professionale.
Fondatore nel 2013, con Angelo Guerini, di Guerini Next – spin off della casa editrice madre Guerini e Associati dedicato allo sviluppo della parte di catalogo più spiccatamente tecnico-professionale – in precedenza Messina ha lavorato nell’area commerciale della scolastica e della varia del Gruppo Mursia e in seguito nella filiale italiana di McGraw-Hill, ricoprendo dal 2009 al 2013 il ruolo di amministratore delegato. In ambito associativo, ha partecipato come consigliere a diversi mandati del Gruppo Accademico Professionale e ha coordinato la commissione antipirateria.
Con alle spalle anni di esperienza nel settore accademico professionale, Messina racconta delle problematiche che si trova ad affrontare il libro accademico nell'attuale contesto. «Oggi, alle sfide consuete che si pongono davanti agli editori universitari italiani, esiste anche un tema trasversale molto importante che è quello demografico e, di conseguenza, del calo progressivo degli iscritti che si farà sentire in modo molto forte nei prossimi anni. A ciò si aggiunge il tema dei supporti e dei sostegni allo studio all’interno dei quali anche i materiali di studio rivestono un’importanza fondamentale» spiega.
«Altre grandi sfide da tenere in considerazione sono quelle relative alla qualità dei materiali didattici a disposizione degli studenti, senza dimenticare il tema dell’Intelligenza Artificiale che sta entrando nella vita delle case editrici in modo significativo – ancora da comprendere e controllare – che potrà produrre delle distorsioni forti sul mercato» continua Messina. «Tutto ciò in un contesto dove la congiuntura economica favorisce comportamenti non proprio virtuosi che riguardano il diritto d’autore, la pirateria e le diverse forme alternative – non necessariamente illegali – attraverso le quali gli studenti oggi studiano, sostengono gli esami e si ritrovano ad avere una preparazione che forse non è a un livello auspicabile da quella che viene definita alta formazione».
Un altro aspetto fondamentale è quello della formazione continua, una delle caratteristiche dell’attuale mondo del lavoro che l’editoria professionale cerca di intercettare. «La formazione continua è un grande tabù del mondo professionale e della formazione in Italia. Basti pensare che nel mondo anglosassone, quando si compra – ad esempio – un barbecue, si compra anche un manuale per imparare a usarlo correttamente. Noi abbiamo una formazione culturale che è molto difficile da scalfire: la formazione continua è quel concetto di lifetime learning che oggi si deve sposare perfettamente con il tema della discontinuità professionale e che è al centro dell'attenzione degli editori professionali. Anche in questo caso, vista l’offerta oggi vastissima e, a volte, non perfettamente validata e controllata, la questione sulla quale occorre concentrarsi è sempre quella relativa alla qualità» conclude il presidente del Gruppo Accademico Professionale.
Dopo Renata Gorgani, Lorenzo Armando e Maurizio Messina, nel corso delle prossime settimane GdL TV renderà disponibile anche la videointervista di Paolo Tartaglino (S. Lattes & C. Editori SpA), presidente del Gruppo Educativo di AIE.