È l’essere umano il centro (e al centro) di
Più libri più liberi 2018 e del suo programma culturale. Con i suoi diritti e la sua dignità, il cui riconoscimento, come recita la
Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, «costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo». Se la Terra è segnata da conflitti, enormi diseguaglianze economiche e sociali, instabilità politiche, consistenti spinte migratorie e altrettanto forti arroccamenti in posizioni di chiusura ed egoismo,
la fiera della piccola e media editoria di Roma risponde con la proposta di un «nuovo umanesimo». Un tema che sarà spazio di dibattito e confronto durante ciascuno dei giorni della manifestazione. Perché se «di tutte le cose misura è l'uomo», solo la riaffermazione di una profonda
humanitas – intesa come solidarietà fra le persone, nella consapevolezza di una comune appartenenza al genere umano – può guidarci nella ricerca della «giusta» misura.
Domani, mercoledì 5 dicembre, dopo
l’inaugurazione –
alle 10.30 al Caffè letterario Rai, alla presenza del sottosegretario Vito Crimi – la riflessione prende subito corpo, seguendo le direttrici di un tema quanto mai poliedrico e sfaccettato. Che in Roma trova un palcoscenico vivo, oltre che un «partner territoriale» inestricabilmente legato a Più libri, alla sua genesi e al suo sviluppo. Non è un caso che alla storia della Capitale Eterna – che tra mille contraddizioni ha sedotto artisti, intellettuali, uomini di stato, papi e pellegrini – sarà dedicato
lo speciale di oltre un’ora di Quante storie (
dalle 12.45 alle 14.00) che
Corrado Augias condurrà dalla sala La Nuvola. Sul palco si avvicenderanno narratori, storici, personaggi dello spettacolo, per raccontare il loro punto di vista sulla città e per testimoniare il racconto che ne è stato fatto nella letteratura, nel cinema e nell’arte.
Mai dimentica della necessità del dialogo tra culture è la grande presenza che impreziosirà la prima giornata di fiera: quella di
Abraham Yehoshua.
Dalle 18.45 in sala La Nuvola, il drammaturgo israeliano che ha fatto del rapporto tra popoli diversi, che hanno religioni e culture differenti, il fulcro della sua opera
dialogherà con Leonetta Bentivoglio. Sulla stessa scia tematica, pur con le dovute e irrinunciabili differenze, anche
l’incontro tra l’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano e Francesco Merlo, il giornalista de «La Repubblica» al quale racconterà la sua vicenda (
alle ore 17.30 in sala La Nuvola): dal sistema d'accoglienza che ha messo a punto all’approccio nella gestione dei rifugiati politici e ai migranti in genere, fino alle accuse ricevute, agli arresti domiciliari e alla successiva revoca.
La diciassettesima edizione di Più libri si caratterizza per
un più ramificato coinvolgimento dei media, destinato a riflettersi nella programmazione culturale e ad arricchirla ulteriormente. Novità di quest’anno è, ad esempio, la partecipazione del
«Corriere della Sera». Domani, alle 12.30 in sala Luna, il direttore
Luciano Fontana dialogherà con il capo della Polizia Franco Gabrielli in un incontro dal titolo
L’etica della responsabilità.
Alle 17.30, nella stessa sala, Paolo Conti intervisterà il ministro dei beni culturali
Alberto Bonisoli nell’incontro
Lettura: primo motore della cultura. Nuova anche la partnership con
Radio Capital, che avrà uno spazio dedicato dove sarà presente il direttore Massimo Giannini. Live dalla Nuvola,
Concita De Gregorio condurrà, con
Daniela Amenta,
Cactus (
domani dalle 11.00 alle 12.00, ma anche il 6 e il 7) e Doris Zaccone porterà in fiera il suo
Doris Daily (domani dalle 12.00 alle 14.00 e poi di nuovo giovedì e venerdì); ai microfoni anche Mixo e Fabio Arboit in Capital House (domani dalle 14.00 alle 16.00).
L’umanità al centro di Più libri 2018 è anche quella che ci definisce come
esseri pensanti e narranti. Così la fiera, nel giorno d’apertura, non mancherà di riservare spazi agli infiniti mondi del fare, del fruire, del raccontare, dello scrivere e dell’interpretare storie. Basti pensare agli appuntamenti del ciclo
Scritture e riscritture (domani alle 11.00, le 13.00 e le 14.00 presso l’Arena Biblioteche di Roma) che affronteranno i temi della traduzione e del linguaggio grafico per i più piccoli (
con Barbara Servidori, Lisa Topi e l’artista italo-iraniana Leyla Vahedi), dell’arte di inventare storie (
con Rossella Milone) e della «voce» del traduttore (
con Federica Aceto, Da Ali Smith a Don DeLillo). Mentre una riflessione sul ruolo dello scrittore oggi sarà quella del
Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, a confronto con Andrea Esposito, Giorgio Ghiotti e Michela Monferrini – tre giovani scrittori –
alle 12.30 in sala Elettra.
E se infinite sono le strade della narrazione, una di queste – sempre più importante, sempre più presente anche tra i nostri consumi di lettori –
passa per l’ascolto, per la voce. Allora,
alle 17.30 di domani, v’invitiamo tutti al Caffè letterario Rai, per ascoltare
Neri Marcorè alle prese con la lettura di
Come fermare il tempo, il romanzo di
Matt Haig «trionfo d’immaginazione», best seller in Gran Bretagna con oltre 350 mila copie vendute, portato in Italia da e/o nella traduzione di Silvia Castoldi e trasformato in audiolibro da Emons.
Per conoscere tutti gli altri incontri di domani e dei prossimi vi invitiamo a visitare il sito della fiera. Più libri più liberi ha anche una ricca programmazione per i lettori più giovani: è possibile consultarla a questo link.