Lo scorso giugno ha avuto luogo a Madrid un incontro eterodosso di nome Readmagine (Settimana dell’innovazione digitale nei libri e nella lettura) che, secondo le opinioni dei media e dei partecipanti, è stata un’insolita e utile occasione per riunire distributori digitali, bibliotecari e start-up editoriali.
L’evento è durato una settimana e si è tenuto presso le strutture della Casa del Lector (le sedi centrali della Fondazione Germán Sánchez Ruipérez-FGSR), uno dei luoghi centrali per l’innovazione riguardante il libro e la lettura nel mondo. Si trova nel Matadero Madrid (il mattatoio dismesso della città) che oggi è diventato un grosso conglomerato di centri culturali e all’avanguardia, dove è stato di nuovo possibile, dopo l’edizione del 2015, generare nuove idee e progetti attraverso conversazioni e incontri. Benché l’anno scorso il ritrovo dei distributori fosse stato creato secondo il motto «La via europea per gli e-book», ha finito per integrare aziende latinoamericane e assistere alla creazione dell’International Publishing Distribution Association (invece di una associazione soltanto europea); in occasione degli incontri di quest’anno, si sono organizzati un approfondimento sui modelli di commercio per gli e-book per le piccole e medie imprese, un forum sulla collaborazione tra il settore dei libri e quello dei videogame, un incontro sui nuovi mezzi di comunicazione e merchandising per editori, e altro ancora.
Se l’edizione 2015 di Readmagine è stata una sorpresa e un successo potremmo dire che l’edizione 2016 è stato il momento di consolidamento e di crescita. Ci sono stati più di 700 partecipanti da più di trenta paesi. Gianluca Ambrogio, Direttore finanziario di Bookolico (Italia) considera Readmagine un evento meraviglioso in cui ognuno può fare conoscenze e accordi con un gran numero di persone che sono d’uguale importanza per la distribuzione europea di libri. Probabilmente, uno dei segreti di questo progetto è il fatto che metta a disposizione figure fondamentali per la trasformazione dell’ambiente librario con il tempo sufficiente per discutere e molteplici occasioni per conversazioni informali, benché promosse dall’organizzazione, e per crearsi una rete di contatti.
La seconda caratteristica è che promuove il dialogo tra vari settori, come sottolineato da Kari Lämsä, il bibliotecario dirompente che gestisce Library 10 a Helsinki: «Tutti noi, bibliotecari, editori, coloro che fanno business con gli e-book, eccetera, siamo membri della stessa famiglia da quando abbiamo lo stesso scopo: far trovare e dare accesso a delle buone storie». Infatti, editori e distributori lavorano generando idee sui libri digitali, insieme a più di cinquanta bibliotecari innovativi dall’America Latina, dall’Europa e dagli USA. Così Jill Bourne (San José PL, California), una delle donne più influenti della Silicon Valley («The Silicon Valley Business Journal»), ha descritto l’iniziativa: «È stato davvero interessante e sono felice che sia stata in grado di riunire l’intera industria del libro digitale. Mi sembra che sia stato raggiunto un dialogo molto professionale e a lungo termine. Il livello e il compromesso sostenuti mi hanno sorpresa». Entrambi i leader dei bibliotecari hanno partecipato al programma INELI della Bill & Melinda Gates Foundation, che ha occupato i primi tre giorni di Readmagine.
La capacità di sorprendere con suggerimenti e idee è un altro valore che Readmagine non ha perso durante l’edizione 2016. Secondo «El País», il quotidiano più diffuso in Spagna, Readmagine ha fatto conoscere la sorprendente realtà dei bibliotecari rivoluzionari in cerca di collaborazione con le start-up per offrire una nuova esperienza ai loro utenti. Inoltre, è stato presentato The Startup of the Book, un e-book che ha già più di 30 mila download e in cui sono state sviluppate le nuove proposte di lavoro del business digitale e i benefici di un’alleanza tra biblioteche e start-up editoriali. Lo stesso quotidiano ha dedicato molti articoli a Readmagine 2016, con dati e opinioni forniti da alcuni dei relatori. I dati più interessanti sono stati presentati da Ruediger Wischenbart, che ha presentato l’e-book del Global report all’interno del terzo incontro internazionale dei distributori digitali – durante il quarto giorno di incontri – quest’anno incentrato sui nuovi mercati e sulle capacità e procedure dell’industria del videogioco. Anche Jason Mander ha partecipato a una sessione sul comportamento dei lettori digitali e sugli strumenti per la misurazione delle loro modalità d’accesso, uso e consumo. Mander è a capo del Global Web Index e ha presentato numeri inaspettati riguardo al mercato dei contenuti digitali, attraendo l’attenzione del pubblico e dei giornalisti con la sua descrizione dell’imminente impatto delle app ad blocker e della crescita sorprendente dei network virtuali privati.
Readmagine si è anche evoluta quest’anno in una piattaforma per la creazione di «contatti con i partner internazionali», come ha indicato l’anno scorso James English, direttore del progetto di Library Simplified per la New York Public Library. L’ethos di questo convegno e dell’impegno degli organizzatori, indirizzato verso business venture combinate e alleanze, ha senso in un ritrovo cui partecipano organizzazioni di taglie molto diverse da quelle di compagnie immense come Amazon, Apple o Google.
Ci sono anche state delle tavole rotonde sulla distribuzione dei videogiochi digitali e sui contenuti transmediali, più un focus speciale sui mercati latinoamericani (Messico, Argentino e Colombia) e una tavola rotondo dal titolo «Come e dove sono i Lettori Digitali? Le abitudini dei lettori digitali e l’audience» cui hanno partecipato aziende come Jellybooks, Google, GWI e Mylibreto. Lo spagnolo Jaime Giné (Vicepresidente dei servizi di sviluppo internazionali per Electronic Arts) ha stupito il pubblico con le sue affermazioni forti: «Accogliete la pirateria», «Amiamo chi pirata perché ci obbliga a migliorare i nostri prodotti e promuove i nostri contenuti», «In questo nuovo contesto se non hai una relazione diretta coi consumatori, il tuo business è morto», «Il modello per la nuova industria dei contenuti è: usa prima e paga dopo», e molte altre.
La finlandese Laura Nevannlina, editor di Kaiken Publishing-Rovio Animation, ha offerto il punto di vista ibrido di qualcuno che lavora con blockbuster come Angry Birds e prova anche a trarre vantaggio dalle competenze videoludiche per adattare il loro approccio fresco e dirompente al reparto libri.
Anche l’argentina Viviana Zocco ha mostrato le opportunità di un approccio che incorpora più punti di vista all’interno del mercato dei contenuti digitali, dalla sua esperienza come imprenditrice molto influente le cui aziende si occupano tanto di e-book quanto di magazine per Millennial e di social network. Le sue conoscenze sulla generazione più giovane di consumatori sono innovative e affidabili, venendo da un Amministratore delegato di successo che ha avuto anche un impatto sui media.
Durante molte sessioni alcuni dei futuri trend sono stati visti anche all’interno della cornice del raduno di start-up collegato al Progetto Emprendelibro (progetto congiunto della FGSR e di Factoria Cultural). Emprendelibro sostiene le iniziative emergenti, che sono rappresentative delle opportunità e della diversità di approcci che sono possibili oggi in questo settore. Cerca di identificare, consolidare e internazionalizzare progetti innovativi nel settore digitale, attraverso un programma d’incubazione che comprende momenti di formazione, consigli dagli esperti di diverse discipline e un piano per il networking per il consolidamento di una community che unisca imprenditori e professionisti, e con cui sia possibile collaborare in qualunque momento e contesto per la condivisione e l’aggiornamento delle sfide importanti e dei piani d’azione.
Un gruppo di professionisti del settore educativo, editori, aziende di videogiochi, sviluppatori di app e content creators per aziende che si occupano di realtà virtuale, oltre ad altri specialisti del campo digitale si sono riuniti per imparare come si producono contenuti per le scuole in un contesto digitale. Non sapevano se stessero parlando di editoria o di un concetto più ampio, un altro tipo di prodotto o un’esperienza. Alla fine dell’incontro i diversi team hanno costruito un piano d’azione che, nella simulazione, sarebbe poi stato presentato al Ministero della cultura spagnolo.
Gli obbiettivi di Readmagine sono Riprogetta, Reinventa, Ricicla. A partire da queste metodologie e mentalità le biblioteche sono state messe in gioco. Durante il terzo giorno della settimana ci sono stati due workshop paralleli:
Gruppo 1: Sessioni di «Design Thinking for Libraries» con i cittadini, il servizio civile e i ricercatori dalla Spagna e dalla Germania.
Gruppo 2: Commissioni di esperti e di consulenti.
Se si svuole comprendere cosa sia Readmagine, bisognerebbe osservare le facce del primo gruppo quando i due gruppi si sono uniti e hanno scoperto che la commissione di esperti era composta da bambini dagli 8 ai 12 anni. Questi bambini hanno presentato le conclusioni del loro lavoro con un modello fatto con cartoni per le uova, chiamato «Divertiteca» al posto di «Biblioteca».
Questo articolo è stato pubblicato originariamente in lingua inglese su Smart Book (TISP). Traduzione di Camilla Pelizzoli.
Luis González è laureato in Legge è ha un master in Financial HR consultancy conseguita presso la Madrid Autonomous University. Da 1992 è stato a capo di numerosi dipartimenti dell'Amministrazione Pubblica spagnola come alto funzionario dell'amministrazione nazionale. Dal 1999 al 2004 è stato a capo del Dipartimento Libri e ha lanciato il Piano Nazionale per la Lettura (2001-04) che ha fatto da prototipo per altre strategia in Spagna e in America Latina. Negli ultimi cinque anni ha dedicato molto lavoro alla comprensione dell'impatto del digitale sui lettori, grazie al progetto R&D Territorio eBook, l'iniziativa globale www.canallector.com per i libri per bambini in spagnolo, lo strumento per la documentazione dei processi innovativi www.lecturalab.org e il social network www.lectyo.co, che coinvolge decine di migliaia di professionisti del libro e della lettura in tutta l'America Latina e la Spagna.
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