315.013 visitatori al Salone del libro di Torino edizione 2010. 7.350 in più dello scorso anno (+ 2,3%). Sono i primi dati resi noti dal presidente del salone, Rolando Picchioni e dal direttore Ernesto Ferrero nella consueta conferenza stampa di chiusura. Ma non sono solo i risultati di pubblico ad essere confortanti. Anche la dimensione b2b mostra le potenzialità che l’editoria italiana – e non solo il mercato interno – possiede. Per di più con politiche pubbliche assolutamente non confrontabili con quanto fanno i nostri principali competitori internazionali. Sono i dati della business area del Salone (l’Ibf International book forum) dedicata allo scambio di diritti editoriali e audiovisivi per la traduzione e l’adattamento. Nato per favorire gli incontri tra i grandi player di editoria e cinematografia, l’Ibf (in collaborazione con l'Ice - Istituto nazionale per il commercio estero, e col sostegno determinante della Regione Piemonte), ha raggiunto quest’anno risultati importanti: circa 7.500 incontri (+1.500 sul 2009), iniziando a diventare un appuntamento di rilievo per le agende di editori italiani e stranieri, agenti letterari, produttori cinematografici, televisivi e new media provenienti da tutto il mondo.