L'inaugurazione del Salone internazionale del libro di Torino ci permette di fare qualche riflessione su come stanno cambiando gli eventi fieristici a livello europeo. In piena era digitale, infatti, le fiere internazionali del libro restano appuntamenti imprescindibili per gli addetti ai lavori. Nonostante, infatti, le nuove tecnologie abbiano rivoluzionato il modo di fare affari permettendo agli operatori professionali di acquistare diritti e scambiarsi informazioni in tempo reale, fiere come la Buchmesse rappresentano ancora un’imperdibile opportunità di consolidare o instaurare relazioni, di aggiornarsi professionalmente, di fare business e di captare le tendenze che animano il settore a livello internazionale.
In questi anni la fiera, che si terrà a Francoforte tra il 14 e il 18 ottobre, ha ripensato più volte la propria formula offrendo a visitatori ed espositori aggiornamenti continui soprattutto sotto forma di conferenze ed eventi ufficiali come ConTec e Story Drive. Tuttavia per la prima volta negli ultimi 15 anni la Buchmesse ha introdotto tutta una serie di cambiamenti sostanziali che interessano la stessa geografia dell’esposizione.
La principale novità che rileveremo nell’edizione del prossimo anno riguarda il «trasloco» degli espositori americani e anglofoni dal padiglione 8.0 alle Halls 6.0 e 4.0, mentre gli Agenti letterari si trasferiranno nella Hall 6.3. Il cambiamento di location è dovuto innanzitutto a ragioni culturali: se una volta il mercato americano tendeva ad esportare molto, mentre investiva poco nell’acquisto di diritti esteri – una tendenza di cui ha dato conto Edward Nawotka, editor in chief di «Publishing Perspectives» sul «GdL» di dicembre (Gli europei in America) – oggi le cose sono cambiate. Queste modifiche, tra l’altro, ficiliteranno ai clienti l’accesso alle nuove prospettive offerte dal mercato internazionale dell’editoria visto che i business partner e i settori più rilevanti saranno a soli cinque minuti di distanza l’uno dall’altro.
In generale, l’evoluzione della Fiera, riflette la crescita del mercato internazionale del libro, il consolidamento dell’industria e il desiderio di ottimizzare il «flusso di traffico» portando il nucleo del business anglofono «in the heart of the action».
L’elenco delle novità annunciate finora dalla Buchmesse per l’anno 2015 comprende, oltre al nuovo posizionamento degli espositori in lingua inglese: