Con l’edizione 2018 di
Più libri più liberi, la rete europea delle fiere del libro di
ALDUS, coordinata da AIE, è entrata nel vivo del terzo anno di attività in Italia. Alcune delle novità principali della nuova edizione della fiera romana, oggi arrivata a conclusione hanno confermato quelle che sono le principali
linee di azione che la rete di Aldus ha sviluppato con successo nell’ultimo anno: prima tra tutte,
il rafforzamento della dimensione internazionale delle fiere del libro, che a Più libri ha raggiunto il culmine nella collaborazione con Aldus per il lancio del nuovo
Rights Centre e delle
formule nuove di coinvolgimento degli operatori stranieri, l’Invitation Program e il Fellowship tematico dedicato, in questa edizione, ai libri per bambini e ai fumetti, in collaborazione con Bologna Children’s Book Fair.
Sempre nell’ottica di
accrescere la capacità della fiera di promuovere il dialogo e il confronto con le editorie degli altri Paesi, l’edizione di quest’anno si è aperta il 5 dicembre con il convegno internazionale
Sfide Comuni, dedicato alle trasformazioni della piccola e media editoria europea, raccontate attraverso i suoi protagonisti.
L’incontro è stato soltanto il primo di
una serie di appuntamenti tematici in fiera sulle nuove forme di promozione e visibilità dei titoli in libreria, sviluppati secondo un modello organizzativo che – in linea con
l’obiettivo di Aldus di sperimentare nuove forme di engagement e di sviluppo del pubblico delle fiere – ha puntato sul maggior coinvolgimento degli editori e degli altri player già nella fase di ideazione e progettazione dell’evento.
Ma facciamo un passo indietro per ripercorrere
alcuni dei traguardi più importanti dell’ultimo anno di attività del network, che a oggi vede la partecipazione di
16 fiere europee in 13 Paesi (la lista completa è disponibile
sul sito di Aldus).
Il 2018 è stato l’anno delle celebrazioni dei dieci anni del Premio dell’Unione Europea per la letteratura (European Union Prizefor Literature – Eupl), partner di Aldus nelle iniziative mirate alla promozione della lettura e circolazione delle opere europee. Il premio, che ha l’obiettivo di valorizzare la ricchezza e la varietà culturale della letteratura europea contemporanea, ha intensificato nel corso dell’ultimo anno la collaborazione con Aldus per raggiungere un pubblico internazionale più ampio. In occasione dei dieci anni del premio, infatti, la rete europea delle fiere del libro ha ospitato il tour virtuale di Eupl che il 6 dicembre ha fatto tappa a Più libri più liberi. Il tour ha dato vita a una serie di incontri all’interno delle fiere (tra cui Riga, Vilnius, Milano, Londra, Salonicco, Bucarest, Lisbona, Francoforte, Anversa) grazie a cui gli autori vincitori hanno avuto la possibilità di raggiungere il pubblico dei potenziali lettori in tutta Europa, mentre gli editori hanno potuto valutare le opportunità di traduzione delle opere, anche alla luce dei finanziamenti previsti dal programma Europa Creativa. A tal proposito, per facilitare l’accesso agli strumenti europei a supporto delle traduzioni, Aldus ha organizzato due incontri a carattere professionale a ridosso della pubblicazione del bando di Europa Creativa: a marzo, in occasione di Tempo di Libri e giugno, alla Fiera del libro di Lisbona.
Sempre al fine di promuovere le traduzioni e favorire la circolazione delle opere letterarie, lo scorso giugno Aldus ha lanciato un nuovo strumento online a disposizione di tutti gli editori e i professionisti del settore, in Europa e non solo: si tratta della Directoryof translation grants, una banca dati disponibile sul sito di Aldus che consente di consultare, nazione per nazione, le forme di supporto e finanziamento ai progetti di traduzione, inclusi i criteri di ammissibilità delle proposte e gli enti finanziatori da contattare. La directory, sviluppata a partire dalle ricerche dell’Ufficio studi AIE, raccoglie a oggi i dati di 51 iniziative a sostegno delle traduzioni in 42 Paesi, e viene mantenuta e costantemente aggiornata tramite i contributi dei membri della rete.
Nel corso dell’anno, Aldus ha inoltre promosso altre iniziative a sostegno della mobilità professionale per stimolare l’internazionalizzazione dell’editoria: la prima edizione del Frankfurt – Milan Fellowship, frutto della collaborazione tra due fiere partner del network (Tempo di Libri e Francoforte) e tenutosi in occasione della fiera milanese, e il programma di fellowship della Bologna Children’s Book Fair, giunto alla seconda edizione. Questo approccio, orientato a stimolare le occasioni di scambio e crescita professionale in ambito internazionale, è amplificato grazie alla community online di Aldus, lo strumento grazie a cui editori, traduttori, agenti letterari, responsabili dei diritti e altri operatori del settore di tutta Europa possono pubblicare il proprio profilo professionale, aggiungere tag per descrivere le proprie competenze e interagire con gli altri utenti utilizzando i propri account sui social network.
Una rete al servizio dei professionisti dell’editoria dunque, e delle fiere del libro. Attraverso il confronto e la condivisione di esperienze e best practices tra le fiere del network, Aldus sostiene ciascuna manifestazione nella sua capacità rinnovarsi e proporre nuovi formati e modalità di coinvolgimento del pubblico. Le strategie di coinvolgimento dei lettori, già oggetto di un’indagine Aldus che lo scorso anno ha analizzato le esperienze più originali messe in atto dalle fiere europee, sono state riprese e approfondite nel recente convegno internazionale di Riga How the Book meets the reader organizzato lo scorso ottobre dalla associazione editori lettone, che con la propria fiera nazionale partecipa a Aldus.
Nel corso della giornata si sono susseguiti gli interventi delle fiere di Anversa, Lisbona, Vilnius, dei festival letterari delle repubbliche baltiche, ed è stata presentata l’esperienza olandese di promozione della lettura. I materiali di questa giornata di studio saranno resi disponibili all’interno del Knowledge Hub, l’area del sito di Aldus dedicata a tutte le risorse di approfondimento elaborate dal network, dove è possibile scaricare anche l’indagine precedente su questo tema.
La condivisione di conoscenza ed esperienze, chiave del successo della rete di Aldus, non si limita al confronto tra le fiere europee ma si apre anche al dialogo tra settori delle industrie culturali creative. Questa la formula di THE ARTS + Innovation Summit, l’incontro organizzato dalla Fiera di Francoforte nell’ambito di
Aldus e sviluppato entro un formato interattivo, fortemente orientato al networking e al lavoro in gruppo.
L’edizione di quest’anno si è concentrata sulle
barriere all’innovazione tecnologica nei diversi settori delle industrie creative e nella identificazione di soluzioni adeguate a supportare lo sviluppo di ecosistemi innovativi in Europa. I lavori del Summit, iniziati mesi prima del convegno, hanno coinvolto esperti, imprenditori, innovatori digitali dei diversi settori delle industrie creative europee (dall’editoria, al patrimonio culturale, al giornalismo) afferenti a 14 organizzazioni partner dell’Innovation summit (tra cui l’Aie) e sono confluiti nell’
European Manifesto on Supporting Innovationfor Cultural & Creative Sectors, pubblicato su
sul sito di THE ARTS + e sui siti dei partner dell’iniziativa, tra cui Aldus.
Cosa c’è nel futuro del network? Se ne è discusso proprio a Più libri, che in questi giorni ha ospitato il tavolo di lavoro delle fiere Aldus. L’incontro, riservato agli organizzatori delle fiere, è stato sviluppato in due direzioni: da una parte, analizzare i modelli di business e mettere a confronto possibili soluzioni per promuovere l’innovazione mantenendo al contempo la sostenibilità economica delle manifestazioni; dall’altra, approfondire i modelli di organizzazione e sviluppo degli eventi sperimentati all’interno del network, allargando lo sguardo all’audience degli eventi professionali.
Nel 2005, dopo la laurea in Scienze della Comunicazione, ho iniziato a collaborare con Aie e mEDRA, lavorando ai progetti europei per la ricerca e innovazione del settore editoriale, con particolare riferimento all’uso degli standard di gestione delle informazioni. Attualmente lavoro al progetto Aldus, la rete europea delle fiere del libro, coordinata da Aie, per l’internazionalizzazione delle imprese editoriali. Sempre per Aie, partecipo alle attività dei gruppi di lavoro Educational Publishing Forum e Freedom to Publish Committee di IPA (International Publishers Association).
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