Lo scorso 23 maggio un
attacco missilistico russo ha
distrutto Factor Druk, la principale azienda che si occupa della stampa di libri e prodotti editoriali in Ucraina, infliggendo un duro colpo all'industria editoriale del Paese.
Nell’attacco sono rimaste uccise sette persone, sette dipendenti dell’azienda, sette professionisti altamente qualificati.
Ma non basta. Le esplosioni causate dai missili hanno distrutto macchinari costosi e difficili da rimpiazzare nello scenario bellico, determinando un arretramento degli ordini – quindi delle uscite di nuovi titoli – e un probabile aumento del prezzo dei libri. L’attacco russo a Factor Druk ha avuto e avrà anche un impatto sul comparto dell’istruzione, poiché lo stampatore produceva il 40% dei libri scolastici utilizzati in Ucraina.
Le persone, le loro vite e il loro lavoro
L'attacco a Factor Druk è un’enorme tragedia umana – l’ennesima dall’invasione russa ai danni dell’Ucraina – ma anche professionale, perché tocca l'intera industria dei contenuti. Le vittime, infatti, erano professionisti altamente qualificati con anni di esperienza e la loro perdita è profondamente sentita – pure in termini di perdita delle competenze – dall’intera comunità editoriale.
Oleksandr Popovych, direttore di Unisoft – altro importante stampatore ucraino, già danneggiato, nei mesi passati, dagli attacchi russi – si è dichiarato addolorato dall’accaduto, «perché molti dipendenti della Factor Druk avevano rapporti personali e professionali con noi».
La guerra, racconta Popovych, costringe le persone ad abbandonare le loro città e i loro lavori, per cercare di mettersi in salvo o per andare a combattere: «Sono 22 i dipendenti Unisoft in prima linea e uno di loro è stato ucciso».
Senza contare che Factor Drunk e Unisoft non sono le uniche aziende della filiera editoriale ucraina che la Russia ha colpito. A marzo è stato lanciato un attacco missilistico contro Hurov and Co., nel luglio 2022 gli occupanti hanno danneggiato pesantemente, fino quasi a distruggerla, Print House: erano entrambe stamperie. Lo stesso anno i missili russi hanno colpito il polo logistico della casa editrice Ranok.
«La perdita di vite umane è l'aspetto più devastante di questa tragedia» ha commentato Viktor Kruglov, direttore della casa editrice Ranok. «Mentre le attrezzature possono essere sostituite, le persone che hanno perso la vita durante l'attacco sono insostituibili, da un punto di vista umano e professionale. La guerra ci sta facendo sperimentare anche una cronica mancanza di personale qualificato».
I tempi di stampa
Tetiana Hryniuk, amministratrice delegata di Factor Druk, ha raccontato che l'azienda sta attualmente cercando macchinari usati per rimpiazzare quelli distrutti dall’attacco, giacché prenderli nuovi avrebbe costi proibitivi. Nel frattempo, l'azienda sta rimuovendo i detriti causati dall’esplosione e rifacendo il tetto.
La capacità produttiva annuale di Factor Druk, pari a 10 milioni di libri – un terzo di tutti quelli stampati in Ucraina – non può essere compensata da altre tipografie, con conseguenti ritardi nelle consegne delle nuove uscite.
Oltre ai ritardi, Viktor Kruglov prevede che in conseguenza dell’attacco russo a Factor Druk aumenteranno i costi dei libri. Uno scenario aggravato dalle interruzioni di corrente, dalla carenza di materiali e dai potenziali nuovi bombardamenti nella regione di Kharkiv, dove si trovano molte stamperie.
L’impatto sull'istruzione
Al momento del bombardamento, circa il 3% dei libri di testo destinati alle scuole ucraine per il prossimo anno accademico era in corso di produzione presso Factor Druk. Il complesso tipografico produceva annualmente il 40% di tutto il materiale didattico per le scuole ucraine, mentre adesso la produzione è completamente sospesa. Tra le conseguenze dell’attacco russo, una delle più significative riguarda proprio la produzione dei libri di scuola.
«Mentre le uscite di libri di narrativa possono essere ritardate, per i libri di testo abbiamo scadenze rigide. Il Ministero dell'istruzione indice un concorso per i libri di testo in primavera e gli editori devono stampare e consegnare alle scuole le pubblicazioni ordinate entro l'inizio dell'estate, rendendo cruciale la tempestività della produzione» ha raccontato Kruhlov.
La valutazione dei danni
Si stima che le perdite di Factor Druk conseguenti all’attacco, comprese le attrezzature distrutte e danneggiate, superino gli 8,5 milioni di dollari, mentre più di 100 mila sarebbero i libri andati persi. L’ad Hryniuk stima che il ripristino della tipografia potrebbe richiedere fino a sei mesi.
I fondi per la ripresa
Né gli editori né le stamperie riceveranno un risarcimento per i danni riportati dagli attacchi russi, poiché le compagnie di assicurazione si rifiutano di assicurare le imprese di Kharkiv. Diventano pertanto fondamentali gli aiuti privati e pubblici per ripristinare l’operatività delle aziende colpite.
Sin da subito, i lettori si sono mobilitati con donazioni e acquisti per supportare il Gruppo Factor e le case editrici colpite. Il corriere Nova Poshta è intervenuto in favore degli editori offrendo la consegna gratuita sui libri: in un mese ha recapitato 19.492 ordini effettuati sul sito web di Vivat: quattro volte quelli del mese precedente. Dall’attacco di Kharkiv, Vivat ha evaso quasi 28 mila ordini, e ha ulteriori 8 mila preordini in attesa di stampa.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha dato ordine al Ministero dell'economia e al governo regionale di Kharkiv di fornire un sostegno statale al settore editoriale. Tuttavia, è troppo presto per parlare di assistenza finanziaria governativa per la ripresa, poiché l'Ucraina non dispone di un meccanismo consolidato per fornire aiuti finanziari alle imprese private.
Un grande sostegno all’editoria ucraina potrebbe arrivare dalla scelta della Commissione europea di acquistare nel Paese libri per le biblioteche di pubblica lettura.
La Russia ha inferto un colpo devastante alle capacità di stampa di Kharkiv proprio una settimana prima del festival internazionale Book Arsenal, uno dei principali eventi dell'industria editoriale ucraina. In segno di solidarietà con Factor Druk e gli editori danneggiati, il festival ha ospitato la mostra Libri distrutti dalla Russia, nella quale venivano esposte pubblicazioni carbonizzate e i visitatori potevano fare una donazione per la ricostruzione della stamperia tramite un QR code. La mostra, di grande impatto, viaggerà ora in vari Paesi per sostenere l'industria editoriale ucraina.