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Editori

Tre motivi (e un webinar) per lavorare strategicamente sui metadati

di Alessandra Rotondo notizia del 19 gennaio 2021

I metadati sono lo strumento fondamentale per portare i libri nelle librerie fisiche e online. Per questa ragione si collocano per l'editore in cima alla lista degli asset su cui investire per avere un catalogo sempre più dettagliato, per conseguire una maggiore visibilità e ricercabilità dei titoli e di conseguenza per aumentare le vendite.
 
In un contesto di endemico affollamento dello scaffale tanto fisico quanto digitale, la cura del set di informazioni che accompagna il libro nel percorso che lo congiunge al lettore è sempre più strategica. Per questa ragione è fondamentale imparare a guardare alla metadatazione non come a un’operazione rutinaria a sé stante, quanto piuttosto a uno strumento per ottimizzare la produzione, la promozione e la vendita.
 
In quest’ottica, AIE ha programmato per giovedì 4 febbraio, dalle 11.30 alle 13.00, un webinar dal titolo 10 mosse per gestire dati e informazioni per ottimizzare la produzione, la promozione e la vendita (qui le informazioni su costi e modalità di partecipazione). A Gregorio Pellegrino, editore, consulente e formatore che terrà il corso, abbiamo chiesto le tre ragioni principali per cui un editore dovrebbe approfondire la prospettiva strategica dei metadati, e quindi partecipare al webinar.
 

Per padroneggiare gli standard
Uno dei grossi limiti della filiera editoriale italiana (e non solo) è la frammentarietà, se poi si pensa al mercato globale il problema diventa esponenziale. Nell’ambito della metadatazione esistono principalmente due famiglie di standard: gli standard relativi alle biblioteche e quelli relativi alla filiera del commercio editoriale. I primi sono focalizzati a descrivere il contenuto del testo, le persone che lo hanno redatto e così via; i secondi aggiungono informazioni riguardanti la commercializzazione del libro (prezzo, fornitori, disponibilità).
Nell’ambito degli standard per i metadati della filiera editoriale il più affermato in Italia e nel mondo è ONIX for Books. ONIX è l’acronimo di ONline Information EXchange: un formato standard per scambiare informazioni digitali sui libri lungo tutta la filiera editoriale. È manutenuto da EditEUR – un ente internazionale che sviluppa standard per l’editoria – che ha membri in tutto il mondo (per l’Italia: l’Associazione Italiana Editori, Casalini Libri e Informazioni Editoriali).
Un aspetto importante di ONIX è che si tratta di un formato aperto, le cui specifiche sono pubblicate online, e che può essere implementato in qualsiasi software di gestione aziendale.
Padroneggiare la conoscenza degli standard e implementarla nei propri flussi di lavoro è fondamentale per potenziare la ricercabilità dei propri titoli e, più in generale, per accrescere la propria competitività globale.


Per velocizzare il lavoro
Organizzare l’azienda per gestire i metadati obbliga le persone a preparare un archivio delle pubblicazioni ben strutturato. Questo archivio semplifica molto il lavoro interno perché in un unico database si possono avere le informazioni che servono a diversi reparti, ad esempio:
  • Copertina in alta definizione, per i social media manager
  • Premi vinti, per l’area commerciale
  • Archivio delle recensioni, per l’ufficio stampa
  • Formato, carta, rilegatura, per l’ufficio di produzione
Inoltre il fatto di poter contare su un formato ben strutturato permette di automatizzare diversi processi interni, quali:
  • Creazione automatica delle schede promozionali per le novità
  • Aggiornamento del sito web
  • Creazione automatica del catalogo delle novità (in PDF o InDesign o simili)
  • Creazione automatica della Title List per partecipare alle fiere internazionali
Disporre e ottimizzare questo tipo di flusso è funzionale alla velocizzazione di vari momenti del lavoro editoriale: dalle attività di progettazione e produzione a quelle di comunicazione del titolo.


Per vendere più libri
Al giorno d’oggi i metadati sono quanto mai fondamentali per tutti gli acquisti che vengono fatti online: il lettore che acquista tramite e-commerce non ha la possibilità di sfogliare fisicamente il libro e quindi tutte le informazioni della fase di preacquisto dipendono interamente dai metadati (numero di pagine, formato, contenuto e via dicendo).
Anche nelle librerie fisiche i metadati sono importanti, soprattutto quando il titolo non è disponibile a scaffale e il libraio deve trovarlo tra gli oltre 1,2 milioni di libri in commercio, magari trovandosi ad avere nel momento della necessità solo informazioni parziali o non del tutto precise.
L’obiettivo è mettere in piedi dei sistemi simili alla Search Engine Optimization che viene utilizzata dagli editori di siti web per migliorare la posizione nei risultati nei motori di ricerca. Allo stesso modo possiamo migliorare, arricchire, correggere le informazioni sui libri per renderli più facilmente trovabili quando il lettore o il libraio interrogano il catalogo dei libri in commercio.

L'autore: Alessandra Rotondo

Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi coordino il Giornale della libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.

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