Sei uno scrittore? Allora il viaggio in treno te lo offre la compagnia ferroviaria. Succede negli States dove la
Amtrack, una delle principali società di trasporti su rotaia del nord America ha iniziato ad offrire
writer’s residencies ovvero ospitalità per gli scrittori che hanno intenzione di utilizzare i treni della compagnia per scrivere i propri libri.
Chi si deve ringraziare per questa idea?
Pare che tutto sia nato da un tweet della scrittrice Jessica Gross che chiedeva alla Amtrack quando avrebbe potuto realizzare il proprio sogno di soggiornare in treno durante la scrittura del proprio romanzo. La compagnia ha subito colto la palla al balzo e ha chiesto alla scrittrice (sempre in diretta Twitter) se non volesse essere la prima a testare il servizio.
La Gross si è detta entusiasta ed ha testato il soggiorno in un
viaggio andata e ritorno da NY a Chicago (un viaggetto di
39 ore, giusto per capirci), dopo il quale la compagnia ha annunciato di voler creare un vero e proprio programma a lungo termine riservando cabine per gli scrittori su tutte le principali rotte a lunga distanza della rete.
La cosa interessante è che la compagnia
ha dichiarato di voler mantenere gratuiti questi biglietti speciali destinati agli scrittori, perlomeno se restano limitati e se il modello che è al vaglio dopo il successo del viaggio della Gross si rivelerà sostenibile. Per il momento comunque l’unico impegno richiesto alla scrittrice sarebbe stato quello di twittare di tanto in tanto la propria esperienza di viaggio e di
concedere un’intervista per il blog della compagnia alla fine del viaggio.
È indubbio che i social network e l’effettivo ritorno dell’engagement in rete giocheranno un ruolo fondamentale nella valutazione della fattibilità del progetto, tanto che la Amtrack ha in previsione di
far passare tutte le candidature esclusivamente via social.
L’autrice che ha raccontato nel dettaglio la sua esperienza a
«The Paris Review», si è detta molto soddisfatta del viaggio «ho dedicato tutto il tempo alla scrittura ed è stato un viaggio assolutamente proficuo. Il treno è un luogo perfetto per scrivere perché ti trascina via dalla vita quotidiana e ti permette di riflettere e guardare alla vita da un punto di vista diverso».
Dopo l’esperienza della Gross, come c’era da aspettarsi, la Amtrack ha ricevuto una valanga di tweet di scrittori che si dicevano estremamente interessati al programma, motivo per cui la compagnia sta pensando di trasformare in tempi brevi in business i soggiorni per scrittori a bordo dei propri convogli.
Ma chi rientra nella categoria di scrittore? Secondo la Amtrack, nei primi tempi le domande verranno valutate caso per caso ma in generale potranno essere accettati sia
giornalisti che
autori pubblicati, sia
blogger che
scrittori self published perché la rete, di fatto, annulla qualsiasi distinzione.