
Oltre 13 punti percentuali in più rispetto alla media nazionale! È questo il dato che caratterizza la lettura di libri in Friuli Venezia Giulia rispetto alla media nazionale: 56,4% rispetto a un decisamente più modesto 43% (che fa dell’Italia l’editoria con il più basso indice di lettura nella popolazione rispetto alle altre grandi editorie continentali e non). Questi (e molti altri) dati sono contenuti nel primo titolo, dedicato al
Friuli Venezia Giulia. Editori, lettura, libri e-book, biblioteche, di una collana di e-book pubblicati dall’Associazione italiana editori, che costituiranno il punto di partenza dell’incontro nazionale organizzato da Aie
I più forti lettori italiani. Vedi alla voce Friuli Venezia Giulia, in programma
venerdì 23 maggio, alle ore 15.30 nel Centro polifunzionale Santa Chiara dell’Università di Udine, sede di Gorizia, in occasione di
Più libri Circus, la vetrina dell’editoria indipendente in tour che affiancherà dal 22 al 25 maggio il
Festival èStoria.
Un appuntamento importante, in cui, moderati dal responsabile dell’Ansa regionale Pierluigi Franco e a partire dalla fotografia dei consumi culturali della Regione a cura di
Giovanni Peresson, ufficio studi di Aie, interverranno il presidente del Gruppo piccoli editori di Aie
Antonio Monaco, il vice presidente dell’Associazione librai italiani
Paolo Ambrosini, la neo presidente dell’Associazione italiana biblioteche
Enrica Manenti (qui la sua prima
intervista programmatica rilasciata qualche giorno fa al «Giornale della libreria»), il presidente della Provincia di Gorizia
Enrico Gherghetta.
L’e-book - che
per festeggiare Il Maggio dei Libri e la Festa del Libro a Più libri Circus sarà eccezionalmente scaricabile gratuitamente dalle principali piattaforme
solo il 23 maggio (
qui una lista di alcuni store dove è possibile scaricare il titolo) – si inserisce in una collana nata per indagare le tante «geografie» della lettura e della produzione editoriale del nostro Paese. Un modo per provare a comprendere, attraverso una raccolta e organizzazione sistematica di dati, perché in alcune regioni del nostro Paese si legge di più e in altre no, che rapporto c’è tra lettura di libri, e presenza di infrastrutture come librerie e biblioteche, quale relazione esiste tra presenza di libri in famiglia e risultati scolastici: non è un caso che i test Invalsi collochino ad esempio i ragazzi della scuola primaria del Friuli Venezia Giulia a un livello di competenze nella scrittura (62,5
vs 59,6) e matematiche (57,4
vs 53,5) superiore a quello medio del Paese. E lo stesso dicasi per quelli delle superiori. Quali rapporto c’è tra lettura di libri e altri consumi (a teatro o a concerti va il 19,9% della popolazione della regione vs il 17,8% nazionale) e spese culturali (e intrattenimento)? O, ancora, nella lettura di giornali (il 43,2% lo legge “almeno 5 volte a settimana” vs il 36,2%? Insomma
il Friuli Venezia Giulia può essere un modello «replicabile»?